un miliardo e mezzo a parco agri solare per aziende agricole industrie agroalimentari imprenditori cooperative e consorzi agricoli
Normativa Italiana
Decreto 25 marzo 2022, emanato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – Misura del PNRR
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A chi si rivolge questa agevolazione
Possono presentare la domanda di agevolazione le
- Imprese agroindustriali
- Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- Le cooperative agricole o loro consorzi.
Spese ammissibili
Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale,
devono riguardare :
- Installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 0.5 MegaWatt
- i seguenti interventi facoltativi, se necessari, di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture
- rimozione e smaltimento amianto;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
- realizzazione di un sistema d iaerazione connesso alla sostituzione del tetto ( intercapedine d’aria );
Per la realizzazione di impianti fotovoltaici sono ammissibili le seguenti spese :
- Acquisto e posa dei moduli fotovoltaici , inverter, software di gestione e ulteriori componenti di impianto ;
- Sistemi di accumulo ;
- colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile;
- fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi ;
- costi di connessione alla rete;
In cosa consiste l’agevolazione :
Ci sarà un contributo a FONDO PERDUTO del 40% delle spese finanziabili più una maggiorazione del 20 % per :
- giovani agricoltori o gli agricoltori che si sono insediati nei cinque ( 5 ) anni precedenti la data della domanda di aiuto;
- investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita;
- gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali o da altri vincoli specifici
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- Pubblicato il Agevolazioni, agevolazioni settore agricolo, Imprese agricole, MISE
MISE fondo azienda creativa
In questo articolo vediamo come il MISE abbia ideato un progetto di finanziamento per le aziende creative.
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A chi si rivolge questa agevolazione
Possono presentare la domanda di agevolazione le
- micro piccole e medie imprese ( PMI ) regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese cha alla data di presentazione della domanda di agevolazione
- micro, piccole e medie imprese (PMI) regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, operanti in qualunque settore, fatte salve le limitazioni previste dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato, partecipanti a progetti integrati con imprese creative
- gruppi di persone fisiche, che vogliono costituire un’impresa creativa, purché la costituzione avvenga entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione alle agevolazioni
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Ma vediamo quali sono i programmi ammissibili
Programmi di investimento volti alla creazione, allo sviluppo e al consolidamento delle imprese creative.
I programmi devono riguardare :
- Per le imprese costituite da non più di 5 anni al momento della presentazione della l’avvio o lo sviluppo dell’impresa creativa
- Per le imprese costituite da più di 5 anni al momento della presentazione della domanda, l’ampliamento o la diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi e del proprio mercato di riferimento o l’introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.
Come possono essere presentati i programmi
I programmi di investimento possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati, qualora l’integrazione consenta alle imprese proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi in relazione all’attività oggetto dell’iniziativa.
Il progetto integrato può includere programmi presentati da imprese non costituenti imprese creative, a condizione che esso sia realizzato nell’ambito del settore creativo e con un ruolo non preponderante delle imprese diverse dalle imprese creative, tenuto conto del numero dei partecipanti, dei costi di ciascun programma e delle caratteristiche dell’integrazione progettuale.
Cosa si intende per progetti integrati
Si intende due o più programmi di investimento, ciascuno presentato
singolarmente dalle imprese proponenti ma in modo coordinato con gli altri
programmi facenti parte del progetto, per i quali sia individuata una prospettiva di
collaborazione, derivante da una finalità di sviluppo comune, complementare o
altrimenti connessa, in grado di generare vantaggi competitivi per le imprese
proponenti in relazione all’attività oggetto dell’iniziativa.
Il progetto integrato può includere programmi presentati da imprese non costituenti
imprese creative, a condizione che esso sia realizzato nell’ambito del settore
creativo e con un ruolo non preponderante delle imprese diverse dalle imprese
creative, tenuto conto del numero dei partecipanti, dei costi di ciascun programma
e delle caratteristiche dell’integrazione progettuale .
Ecco la lista dei codici ateco ammessi
Elenco delle attività ammissibili (Classificazione ATECO 2007)
– Codice Ateco 13.10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili;
– Codice Ateco 13.20.00 Tessitura;
– Codice Ateco 13.91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia;
– Codice Ateco 13.92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per
l’arredamento;
– Codice Ateco13.92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca;
– Codice Ateco 13.93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette;
– Codice Ateco 13.94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti;
– Codice Ateco 13.95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali
materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);
– Codice Ateco 13.96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre
tessili;
– Codice Ateco 13.99.10 Fabbricazione di ricami;
– Codice Ateco 13.99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;
– Codice Ateco 14.11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle;
– Codice Ateco 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno;
– Codice Ateco 14.19.10 Confezioni varie e accessori per l’abbigliamento;
– Codice Ateco 15.12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili,
pelletteria e selleria;
– Codice Ateco 16.10.00 Taglio e piallatura del legno;
– Codice Ateco 16.2 Fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali
da intreccio;
– Codice Ateco 16.29.19 Fabbricazione di altri prodotti vari in legno (esclusi i
mobili);
– Codice Ateco 16.29.20 Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero;
– Codice Ateco 16.29.30 Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
– Codice Ateco 16.29.40 Laboratori di corniciai;
– Codice Ateco 17.29 Fabbricazione di altri articoli di carta e cartone;
– Codice Ateco 18.1 Stampa e servizi connessi alla stampa;
– Codice Ateco 18.13 Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media;
– Codice Ateco 18.14 Legatoria e servizi connessi;
– Codice Ateco 18.20 Stampa e riproduzione di supporti registrati;
– Codice Ateco 23.19.20 Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico;
– Codice Ateco 23.41.00 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e
ornamentali;
– Codice Ateco 23.49.00 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica;
– Codice Ateco 23.70.20 Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini,
lavori in mosaico;
– Codice Ateco 25.99.30 Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli;
– Codice Ateco 26.52 Fabbricazione orologi;
– Codice Ateco 31.09.05 Finitura mobili;
– Codice Ateco 32.1 Fabbricazione d gioielleria, bigiotteria e articoli connessi,
lavorazione delle pietre preziose;
– Codice Ateco 32.2 Fabbricazione di strumenti musicali;
– Codice Ateco 32.4 Fabbricazione di giochi e giocattoli;
– Codice Ateco 58.11Edizione di libri;
– Codice Ateco 58.14 Edizione di riviste e periodici;
– Codice Ateco 58.19.00 Altre attività editoriali;
– Codice Ateco 58.21 Edizione di giochi per computer;
– Codice Ateco 59 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi
televisivi, di registrazioni musicali e sonore;
– Codice Ateco 60.10.00 Trasmissioni radiofoniche;
– Codice Ateco 60.20.0 Programmazione e trasmissioni televisive;
– Codice Ateco 62.01 Produzione di software non connesso all’edizione;
– Codice Ateco 63.12 Portali web;
– Codice Ateco 70.21 Pubbliche relazioni e comunicazione;
– Codice Ateco 71.1 Attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi
tecnici,
– Codice Ateco 73.11 Agenzie pubblicitarie;
– Codice Ateco 74.1 Attività di design specializzate;
– Codice Ateco 74.20.1 Attività di riprese fotografiche;
– Codice Ateco 74.20.2 Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa;
– Codice Ateco 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento, con esclusione
del Codice 90.03.01 Attività dei giornalisti indipendenti;
– Codice Ateco 91.0 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali;
– Codice Ateco 95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di
tappezzeria;
– Codice Ateco 95.25 – Riparazione orologi.
Spese ammissibili
Spese da sostenersi dopo la domanda ed entro 24 mesi dalla concessione.
Spesa massima ammissibile 500.000 Euro.
Le spese ammissibili, sostenute e pagate direttamente dall’impresa beneficiaria, riguardano:
- Immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
- Immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, incluso l’acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
- Opere murarie nel limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile;
- Esigenze di capitale circolante, nel limite del 50% delle spese e deicosti di cui ai punti 1, 2, 3
Le esigenze di capitale circolante devono essere coerenti con l’iniziativa valutata dal Soggetto gestore e le relative agevolazioni concesse possono essere utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
- Materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
- Servizi di carattere ordinario, diversi da quelli compresi nelle spese di cui al punto 3, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
- Godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing, housing/hosting utenze;
- Perizie tecniche, spese assicurative connesse al progetto, fidejussioni bancarie connesse al progetto;
- Costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato che non benefici di alcun’altra agevolazione, anche indiretta, o a percezione successiva, impiegato nel programma di investimento.
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- Pubblicato il MISE
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“Formazione a sostegno della Green Transition e della Circular Economy nelle imprese aderenti a fondimpresa”
Avviso 2-2021 bando di Fondimpresa
Marketing Strategico presenterà un progetto di TRASFORMAZIONE GREEN per l’automatizzazione dei flussi operativi con riduzione della documentazione cartacea e/o la digitalizzazione con sistemi di collegamento Device a bordo macchina e sistemi ERP.
progetti monoaziendali coinvolgendo 15 persone per ore 250
oppure
progetti pluriaziendali coinvolgendo 5 persone ad azienda (100 ore ad azienda)
Avviso n. 2/2021
“Formazione a sostegno della Green Transition e della Circular Economy nelle imprese aderenti a fondimpresa”
2 Ambito di riferimento
Il Piano formativo finanziato deve avere ad oggetto esclusivamente i seguenti ambiti:
- Progetti o interventi
- Progetti o interventi di Trasformazione Green nelle imprese aderenti che riguardano
- l’introduzione di nuove strategie
- prodotti
- e/o processi
- o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione, la formazione del personale interessato.
Ciascun Piano formativo può interessare un solo Ambito o una sola delle Macro Aree dell’Ambito A di cui all’articolo 7.
Con riguardo all’ambito A), in virtù della definizione contenuta nella Comunicazione COM (2011) 363 del 20 giugno 2011 secondo cui la Green Economy si configura come
“Un’economia che genera crescita, crea posti di lavoro ed elimina la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta”
e sulla base delle politiche di crescita e sviluppo delineate dalle istituzioni europee nell’ambito del New Green Deal, il Piano, può riguardare la formazione dei lavoratori delle imprese aderenti coinvolte nelle seguenti aree tematiche:
- Tutela della biodiversità e dei servizi eco-sistemici (es. interventi a tutela della biodiversità sui terreni agricoli, interventi di riduzione dell’uso di pesticidi, interventi per un uso efficiente della risorsa idrica, interventi di rigenerazione del suolo, di ripristino delle foreste e delle zone umide etc.);
- Perseguimento della decarbonizzazione (es. interventi a sostegno dell’efficientamento energetico dei processi industriali e degli edifici, impiego di mezzi/tecnologie a riduzione delle emissioni di CO2 etc.);
- Riduzione dell’inquinamento (es. utilizzo di “clean tecnologies” nei processi produttivi, adozione di soluzioni “end of pipe”, sviluppo di nuove soluzioni per la riduzione delle emissioni inquinanti etc.);
- Digitalizzazione green (adozione di sistemi di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e idrico, adozione di soluzioni connesse alle tecnologie IoT per la digitalizzazione e la dematerializzazione dei processi gestionali).
I progetti e gli interventi di Trasformazione Green, con riguardo alle aree delineate, possono riguardare
I progetti e gli interventi di Trasformazione Green, con riguardo alle aree delineate, possono riguardare :
- soluzioni di processo
- di prodotto
- organizzative e legate a software gestionali
il Piano formativo può realizzarsi a livello aziendale o interaziendale, nel rispetto dei requisiti e delle condizioni previste dall’Avviso, con particolare riferimento all’ambito, ai lavoratori destinatari ed alla tipologia di azienda/e di appartenenza, e deve assicurare logiche unitarie nella strategia e nella gestione delle azioni formative.
Il Piano di livello interaziendale è ammissibile esclusivamente se tutte le imprese coinvolte sono direttamente interessate dal medesimo progetto/intervento di Trasformazione Green
il piano, in relazione a tale ambito, può riguardare
- la formazione dei lavoratori
- delle imprese aderenti coinvolte nell’adozione/ricerca/sviluppo di soluzioni di Economia Circolare, che, nello specifico, dovranno essere riferite a diverse fasi dell’Economia Circolare, secondo un approccio che valorizzi complessivamente l’intero ciclo di vita dei processi e/o dei prodotti in un’ottica di filiera integrata.
Tali fasi, ai fini del presente avviso, si traducono nelle seguenti aree tematiche:
– Approvvigionamento di materie prime (interventi per l’impiego di materie prime provenienti da fonti sostenibili e rinnovabili, azioni volte allo sviluppo di soluzioni di simbiosi industriale etc.);
– Progettazione (sviluppo di soluzioni di eco-design, di soluzioni basate su un approccio di dematerializzazione);
– Produzione (es. interventi per la riduzione del consumo di risorse nel processo produttivo, interventi per la riduzione dell’uso di sostanze chimiche nel processo produttivo, interventi per la riduzione della produzione dei rifiuti derivanti dal processo di produzione, soluzioni di “sharing economy” per la condivisione di impianti/mezzi/strumentazioni per lo svolgimento di attività connesse al processo produttivo, soluzioni volte alla de materializzazione del processo produttivo, etc.);
– Distribuzione/logistica (interventi per la riduzione dei tragitti, impiego di mezzi e tecnologie per la riduzione dei consumi e la gestione efficienti dei siti dedicati alle attività logistiche, sviluppo di soluzioni nell’ambito della “reverse logistic” etc.);
– Consumo/vendita (sviluppo di strategie di vendita basate su modelli “on demand”, sviluppo di strategie di vendita basate su modelli “product as a service”, sviluppo di programmi e servizi di coinvolgimento del consumatore relativamente all’estensione della vita o alla gestione del fine vita del prodotto venduto, etc);
– Raccolta (interventi per il miglioramento delle operazioni di raccolta e deposito dei rifiuti aziendali, etc.);
– Recupero/riciclo (interventi volti a favorire il recupero e il riciclo dei rifiuti aziendali, interventi volti allo sviluppo di soluzioni di simbiosi industriale etc.).
I progetti e gli interventi di Economia Circolare, con riguardo alle aree delineate, possono riguardare soluzioni di processo, di prodotto, organizzative, legate a software gestionali o a nuovi modelli di business;
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individuare l’azione si intende scegliere una delle diversificazioni citate nel bando - essere in grado di sostenere il progetto
essere in grado si sostenere il progetto significa sia in termini economici che in termini pratici per chiuderlo entro i 12 mesi
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- Progetti o interventi di Trasformazione Green nelle imprese aderenti che riguardano
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- e/o processi
- o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione, la formazione del personale interessato.
Ciascun Piano formativo può interessare un solo Ambito o una sola delle Macro Aree dell’Ambito A di cui all’articolo 7.
Con riguardo all’ambito A), in virtù della definizione contenuta nella Comunicazione COM (2011) 363 del 20 giugno 2011 secondo cui la Green Economy si configura come
“Un’economia che genera crescita, crea posti di lavoro ed elimina la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta”
e sulla base delle politiche di crescita e sviluppo delineate dalle istituzioni europee nell’ambito del New Green Deal, il Piano, può riguardare la formazione dei lavoratori delle imprese aderenti coinvolte nelle seguenti aree tematiche:
- Tutela della biodiversità e dei servizi eco-sistemici (es. interventi a tutela della biodiversità sui terreni agricoli, interventi di riduzione dell’uso di pesticidi, interventi per un uso efficiente della risorsa idrica, interventi di rigenerazione del suolo, di ripristino delle foreste e delle zone umide etc.);
- Perseguimento della decarbonizzazione (es. interventi a sostegno dell’efficientamento energetico dei processi industriali e degli edifici, impiego di mezzi/tecnologie a riduzione delle emissioni di CO2 etc.);
- Riduzione dell’inquinamento (es. utilizzo di “clean tecnologies” nei processi produttivi, adozione di soluzioni “end of pipe”, sviluppo di nuove soluzioni per la riduzione delle emissioni inquinanti etc.);
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I progetti e gli interventi di Trasformazione Green, con riguardo alle aree delineate, possono riguardare
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Tali fasi, ai fini del presente avviso, si traducono nelle seguenti aree tematiche:
– Approvvigionamento di materie prime (interventi per l’impiego di materie prime provenienti da fonti sostenibili e rinnovabili, azioni volte allo sviluppo di soluzioni di simbiosi industriale etc.);
– Progettazione (sviluppo di soluzioni di eco-design, di soluzioni basate su un approccio di dematerializzazione);
– Produzione (es. interventi per la riduzione del consumo di risorse nel processo produttivo, interventi per la riduzione dell’uso di sostanze chimiche nel processo produttivo, interventi per la riduzione della produzione dei rifiuti derivanti dal processo di produzione, soluzioni di “sharing economy” per la condivisione di impianti/mezzi/strumentazioni per lo svolgimento di attività connesse al processo produttivo, soluzioni volte alla de materializzazione del processo produttivo, etc.);
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– Raccolta (interventi per il miglioramento delle operazioni di raccolta e deposito dei rifiuti aziendali, etc.);
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CONTRIBUTO PER DIGITAL TRANSFORMATION 4.0
Bando Digital Transformation rivolto alle PMI
Con decreto crescita, ( articolo e commi solo su richiesta ) sono stati dunque definiti termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazioni, i requisiti e le soglie di ammissibilità : il MISE ha finalmente pubblicato il decreto attutivo
Attività ammissibili e finanziabili
Sono ammissibili progetti diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi mediante l’implementazione di tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e con i diversi attori;
2) al software;
3) soluzioni per la logistica con elevate caratteristiche di integrazione;
4) ad altre tecnologie: e-commerce, sistemi di pagamento mobile, fintech, electronic data interchange-EDI, geolocalizzazione, in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
Il valore dei progetti
I progetti devono essere compresi tra € 50.000,00 e € 500.000,00 ed essere avviati dopo la presentazione della domanda di contributo e prevedere una durata non superiore a 18 mesi.
piccole e medie imprese, attraverso le tecnologie di Impresa 4.0 e soluzioni digitali di filiera.
Agevolazioni fino al 50%
Sono concesse agevolazioni fino al 50%: 10% sotto forma di contributo a fondo perduto e 40% come finanziamento agevolato
QUALI SONO I BENEFICIARI
Sono piccole, medie imprese appartenenti al settore manifatturiero, o dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico (per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali) e/o nel settore del commercio.
Le imprese devono avere un fatturato superiore a 100.000 € e almeno 2 bilanci depositati.o altre forme di collaborazione
Spese ammissibili
Per progetti di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione le spese ammissibili sono:
1) Personale dipendente (secondo un costo standard);
2) Strumenti e attrezzatture;
3) Consulenze, licenze, brevetti, know how.
Per i progetti di investimento le spese ammissibili sono:
1) macchinari, impianti e attrezzature tecnologicamente avanzate;
2) consulenza specialistica (massimo 10% dei costi complessivi);
3) programmi informatici in cloud.
- con capofila un DIH (Digital Innovation Hub) o
- un EDI (ecosistema digitale per l’innovazione).
I progetti devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei proponenti mediante:
- tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0
tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
- tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
1 – all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
2 – alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
3 – al software;
4 – ad altre tecnologie, vedi tecnologie ammesse. - A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:
essere in grado si sostenere il progetto significa sia in termini economici che in termini pratici per chiuderlo entro i 12 mesi
1 – attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero;
2 – investimenti
Tecnologie ammesse
- internet of things
- geolocalizzazione
- system integration applicata all’automazione dei processi
- sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI)
- blockchain
- sistemi di e-commerce
- sistemi di pagamento mobile e via internet
- fintech
- tecnologie per l’in-store customer experience
- intelligenza artificiale.
Sulla base dei settori ammessi, nell’allegato n. 1 del decreto attuativo sono identificate le attività economiche ammissibili.
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3 errori da evitare per un negozio fisico che apre un ecommerce
Nonostante l’online stia crescendo in maniera importante, in generale le persone preferiscono acquistare ancora nei negozi nella maggior parte delle volte e il retail, magari si rivoluzionerà, ma non scomparirà di certo, ed per questo che devi assolutamente sapere quali sono i 3 errori da evitare per un negozio fisico come il tuo che vuole affiancare un e-commerce .
come realizzare un ecommerce per vendere anche in negozio fisico
I motivi? Sono tanti :
- perchè si vuole toccare o provare un prodotto
- o perchè si vuole parlare con il commesso
- o farsi un giro al centro commerciale
- o prendere un pò d’aria
Cosa pensano gli imprenditori dell’ecommerce
Molti imprenditori pensano all’ecommerce come un business separato dall’ offline, che debba vivere di vita propria ed intercettare il solo pubblico abituato a comprare sul web.
Con la diffusione degli smartphone l’accesso ad internet però si è allargato e soprattutto è diverso da quello desktop perchè spesso dal mobile si cercano informazioni e rassicurazione sul prodotto/servizio, per poi comprare in un secondo momento in negozio.
Come pensi d’intercettare i tuoi clienti
Quindi pensare di intercettare solo chi vuole comprare online è sbagliato, perchè molte persone vogliono comprare quel prodotto o servizio di persona.
Se hai uno negozio la prima attività è fare marketing per portare gente e tramutarli in clienti.
Ci sono canali potentissimi per dare visibilità alla tua attività e raggiungere il giusto target.
come fare tutto ciò senza commettere errori
Ecco qui i tre errori che devi evitare di commettere
- non fare l’errore di non avere lo stesso prezzo su entrambe le vendite in quanto il cliente non sarebbe felice di trovare due prezzi diversi dall’off-line all’on-line
- non fare delle promo temporanee dedicate all’online sarebbe un grave errore perchè è proprio qui che ci si deve proporre al cliente con offerte a lui/lei dedicate
- l’errore astronomico che puoi fare è di cedere alla tentazione di avere un gioco facile andando a vendere su Amazon : di certo non potrai avere alti guadagni anche lavorandoci molto.
Attenzione a non mettersi in concorrenza però
E’ sbagliato mettersi in concorrenza da soli, anche se significa aumentare i prezzi potrai differenziarti con servizi in-store e offrirai la possibilità di provare il prodotto (molto importante in settori per esempio come il fashion, gioielleria, arredo) che ancora conta moltissimo per molti.
Inoltre se lo scontrino medio è alto, molti acquirenti preferiscono dare soldi a chi è vicino, di persona e che magari è raccomandato da altri del quartiere o della città.
come SFRUTTARE I GIUSTI CANALI
La local search (ossia rendere visibile il tuo negozio sul web) è una delle prime ottimizzazioni che è necessario fare su tutti i punti vendita.
La seconda è la presenza sui social e facebook come fonte di lead.
Su un cliente che ha dei punti vendita stiamo avendo risultati sorprendenti utilizzando facebook e la sua potente targetizzazione.
come individuare il giusto audience
Il fatto di poter individuare il giusto audience e di poterlo geolocalizzare permette di fare pubblicità con l’obiettivo mirato di portare visitatori in negozio.
Facebook permette di fare campagne local con la possibilità di inserire come call to action le estensioni per chiamare o per attivare il navigatore con la destinazione già impostata
Si possono creare eventi offline e richiedere la preregistrazione (facendo così anche lead da poter riutilizzare per esempio nella mail marketing).
Per l’inaugurazione di un negozio sono stati generati 1200 lead tramite facebook a fronte di un omaggio ciascuno del valore di 0,50 centesimi.
Gli scontrini battuti quel giorno in negozio sono stati oltre 500.
UTILIZZARE LA GEOLOCALIZZAZIONE NON SOLO SU FACEBOOK
Oltre alla ottimizzazione delle schede local sulla Serp di Google e Facebook ci sono altri modi per sfruttare la geolocalizzazione.
Grazie al marketing automation si può personalizzare il sito a seconda della provenienza del visitatore (per esempio da estero per rassicurarlo sulla spedizione e sui costi di spedizione nel suo paese), oppure veicolare messaggi in base alla città da dove si collega.
Se hai un punto vendita su Milano farai venire fuori un messaggio (pop-up, replace hmtl, slide etc) con le offerte o le indicazioni per raggiungere il negozio.
Raggiungerai in quel modo anche il pubblico che stava cercando informazioni e che era già intenzionato ad andarlo a comprare nel negozio.
Ci sono software specifici come geolify o ecommerce-automatico che permettono di geolocalizzare e/o personalizzare il sito.
PERCHE’ UN NEGOZIO SU DUE CHIUDE
Molti ecommerce non hanno punti vendita e si tengono ben lontano dal volerne aprirne uno.
Diamo per scontato che i negozi non funzionano perchè prendiamo come esempio molte attività destinate a chiudere perchè senza senso.
Molti aprono i negozi per passione.
Un giocatore di golf apre il Megastore di Golf in una piccola provincia, il giocatore di rugby apre uno store per rugbisti in una città dove non c’è la minima cultura nè richiesta del rugby.
Inoltre se analizzi nel dettaglio perchè chiudono spesso è per questi motivi: Aprono la copia della copia di qualcosa già esistente Non hanno la minima conoscenza del settore (la metà dei bar che aprono ) Non sanno quanto devono fatturare per guadagnare Pensano di aprire un attività per ricavarci uno stipendio perchè non vogliono lavorare come dipendenti Non fanno marketing (e spesso non sanno cos’è) Vendono commodity o prodotti di largo consumo.
Se l’attività offline ha un senso e il prodotto piace, allora il web marketing rappresenta il mezzo per riempire il tuo negozio.
Portare le persone non è il problema, l’importante è avere pensato ad un negozio dove le persone che entrano acquistano.
IL CONCETTO DI STORE: UN SOLO NEGOZIO
Molti ecommerce fatturano milioni e questo significa che il loro modello di business funziona e che le persone rispondono positivamente all’offerta.
Avere dei punti vendita permetterebbe di acquisire anche quei clienti abituati a comprare offline che non comprano sul sito.
Se il tuo prodotto inoltre è difficile da vendere (bisogna provarlo, scontrino alto, personalizzabile etc) le persone saranno ancora più invogliate a venire in negozio.
Non è un caso che Amazon sta aprendo negozi e librerie con l’intento di entrare in concorrenza con la grande distribuzione con la forza però di un online molto consolidato e clienti molto fedeli.
Negli stati uniti si parla già da tempo di store, ossia di uno shop unico multicanale. Non c’è differenza tra online e offline.
Chi è radicato sul territorio affianca l’ecommerce alla vendita retail e gli ecommerce aprono punti vendita.
Le nuove tecnologie stanno spingendo molto il proximity marketing, nel quale perleremo in un altro articolo dedicato e che permettono di personalizzare l’esperienza di acquisto di ognuno all’interno dello store.
PROVA CON DEI TEMPORARY STORE
Certo partire con un franchising o mettere in piedi uno o più negozi può essere rischioso e costoso, un temporary store (negozio temporaneo) può essere un test per provare se il gioco funziona.
Aprire uno shop per 3/6 mesi e spingere con il marketing per misurare la risposta.
Così l’investimento sarà limitato e se è stato ben progettato difficilmente non si rientrerà nell’investimento.
Se non hai particolari necessità, puoi affittare un negozio anche fuori dalle zone costose in quanto non ti serve la visibilità, quella ce l’hai già con l’ecommerce basterà invitare gli utenti nel tuo negozio.
Sugli ecommerce con punti vendita che ho seguito, ho sempre notato che lo scontrino d’acquisto nello shop è sempre superiore.
Evidentemente per quante icone e garanzie io possa mettere nel mio sito il contatto umano è ancora la migliore garanzia.
INCLUDI PUNTI VENDITA NEL TUO BUSINESS PLAN
Se penso che i negozi vendono il 96% e gli ecommerce il 4% di tutte le vendite totali in Italia, non capisco perchè un business plan non debba prevedere dei punti vendita e presenziare il mercato più grande e consolidato.
Inoltre su internet su quel 4% la concorrenza è altissima e il mercato già saturo in molti settori.
Non è importante quando aprirli,se subito o dopo, ma in un piano di crescita potrebbero essere successivi al lancio dell’ecommerce.
Potrebbe essere l’ecommerce un pilot case per vedere se il business è vincente per poi posizionarlo anche offline.
Tramite dei temporary store puoi effettuare dei test e misurare il ritorno dell’investimento.
Si parla sempre di online, dimenticandosi a volte di quella che è la realtà attuale dello shopping.
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Sponsorizzato da “Alleniamoci al futuro” con agevolazione della Regione Veneto e
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come realizzare la fiera virtuale con agevolazione DGR 497 Alleniamoci al futuro della Regione Veneto
Ultimi giorni per presentare il tuo progetto DGR 497/2021
Alleniamoci al futuro
In uno scenario in costante cambiamento, per evolvere le aziende hanno bisogno di un nuovo modo di fare business, più tecnologico con la fiera virtuale.
Agenda :
evento del 25 Maggio ore 17:00
- Introduzione dell’ing. Paolo Maestrelli della Across che parlerà delle agevolazioni sia della Regione Veneto con il DGR 497/2021 che delle agevolazioni su strumenti come il commercio elettronico e le risorse per internazionalizzare ( 7 minuti )
- con Roberto Salvadego di Marketing-Strategico.net tecnologie di marketing per la Fiera Virtuale, Il motivo che porta il pubblico ad utilizzare VirtualExpo-365.com in conseguenza all’effetto pandemico che spinge sempre più persone ad utilizzare strumenti come l’Oculus che per gioco stà prendendo sempre più piede grazie a Mark Zuckerberg con Facebook ( 15 )
- Gianluca Nordio Cso di Social Meter Suite che introduce il concetto di data driven per il Marketing in quanto la migliore strategia per l’azienda è conoscere il mercato con analisi di mercato sempre più sofisticate che ti permettano di aggredire e non subire il mercato ( 8 minuti )
Scopri quali tecnologie, piattaforme e soluzioni digitali mettere in campo per fronteggiare questa svolta epocale
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Cosa ottieni con il progetto DGR 497/2021
- Formazione interaziendale (1 o più partecipanti) di 16 ore suddivisa nei seguenti moduli:
o la fiera virtuale post Pandemia Covid 19 ha il suo perchè
o aspettative per esperienze di fiera virtuale ed esperienza immersiva
o la fiera virtuale ed investimenti nel Marketing del nuovo millennio
2. Consulenza/formazione al marketing digitale e non, per preparare il personale alle base essenziali del progetto Fiera Virtuale (40 ore per ogni azienda e 6 partecipanti per azienda)
3. Partecipazione ad un seminario con relatori di valenza Internazionale sul tema : Gianluca Nordio CEO di Social Meter Suite
4. Contributo di ogni azienda all’acquisto di licenze SW e strumentazione per realizzare la propria fiera virtuale (max 3.000€)
5. Contributo per una persona dell’azienda, di iscriversi ad un percorso di alta formazione su come convertire l’80% dei prospect con il processo di funnel / nurturing (max 3.000€)
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Tempistiche
Le domande dovranno essere presentate a partire dal 18 Giugno maggio 2021.
La durata dell’intervento è di 24 mesi.
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come ottenere gratis le informazioni sul finanziamento Mise per le nuove imprese giovanili e femminili
MISE – Nuove Imprese a Tasso Zero
In questo articolo ti spiego come ottenere gratis le informazioni sul finanziamento mise per-le nuove imprese giovanili e femminili per le nuove Imprese a Tasso Zero è un incentivo per imprese giovanili o femminili costituite da non più di 5 anni o da costituire, che prevede un finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto.
Quali sono i beneficiari dell’agevolazione
- Piccole Imprese costituite in forma societaria in cui la compagine societaria sia composta per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione da giovani (tra i 18 ed i 35 anni) o donne, costituite da non più di 5 anni.
- Persone fisiche che si impegnano a costituire un’azienda in caso di approvazione.
NB Un’azienda con soli 2 soci di cui 1 senza requisiti non è ammessa
Spese e interventi amissibili
Sono ammissibili programmi di investimenti per lo sviluppo/ampliamento delle attività.
Le spese ammissibili sono:
a) Opere murarie e assimilate (max 30% dell’investimento ammissibile)
b) Macchinari, impianti, attrezzature nuovi di fabbrica (incluse strutture mobili e prefabbricati, impianti);
c) Programmi e servizi informatici (progettazione di architetture telematiche, hosting, software, ecc);
d) Acquisto di brevetti o licenze;
Solo per le aziende costituite da meno di 3 anni:
e) Consulenze per avvio dell’attività (max 5% dell’investimento ammissibile);
f) oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento e alla costituzione della società.
Nel limite del 20% delle spese sopraelencate è ammissibile un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (per materie prime, servizi, di hosting e housing, affitto della sede aziendale, canoni di leasing per impianti e macchinari).
Per le aziende turistiche costituite tra i 3-5 anni è possibile acquistare l’immobile sede dell’attività,
Misure dell’agevolazione
Per le aziende costituite da meno di 36 mesi:
- Contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese alle lettere b,c,d
- Finanziamento agevolato a tasso zero della durata di 10 anni, sul restante importo, fino al 90% dell’investimento ammissibile.
Per le aziende costituite da più di 36 mesi e meno di 60: - Contributo a fondo perduto fino al 15% delle spese alle lettere b,c
- Finanziamento agevolato a tasso zero della durata di 10 anni, sul restante importo, fino al 90% dell’investimento ammissibile.
TEMPISTICHE
Le domande dovranno essere presentate a partire dal 19 maggio 2021.
La durata dell’intervento è di 24 mesi.
Tempistiche
Le domande dovranno essere presentate a partire dal 19 maggio 2021.
La durata dell’intervento è di 24 mesi.
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- Pubblicato il Agevolazioni, MISE, Progetto sviluppo web
come fare bando digital trasformation e-commerce realta virtuale intelligenza artificiale e tecnologie abilitanti 4.0
Bando Digital Transformation rivolto alle PMI
Con decreto 1 ottobre 2020 sono stati dunque definiti termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazioni, i requisiti e le soglie di ammissibilità : il MISE ha finalmente pubblicato il decreto attutivo
Sono stati destinati 100 Milioni
Sono stati destinati 100 Milioni di € questa misura, prevista dal Decreto Crescita (articolo 29, commi da 5 a 8), per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi di micro, piccole e medie imprese, attraverso le tecnologie di Impresa 4.0 e soluzioni digitali di filiera.
Agevolazioni fino al 50%
Sono concesse agevolazioni fino al 50%: 10% sotto forma di contributo e 40% come finanziamento agevolato
QUALI SONO I BENEFICIARI
Sono agevolati progetti da 50mila a 500mila euro di imprese singole o associate (fino a 10 soggetti aderenti) mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione
- con capofila un DIH (Digital Innovation Hub) o
- un EDI (ecosistema digitale per l’innovazione).
I progetti devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei proponenti mediante:
- tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0
tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
- tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
1 – all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
2 – alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
3 – al software;
4 – ad altre tecnologie, vedi tecnologie ammesse. - A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:
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2 – investimenti
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Requisiti e settori ammessi
Possono fare domanda di agevolazioni le PMI:
- attive nel Registro imprese;
- operanti in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o servizi alle imprese manifatturiere e/o (in via sperimentale per gli anni 2019-2020) nel nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili;
- che hanno conseguito, nell’esercizio dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ricavi per almeno 100mila euro;
- che dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro imprese;
- sono sottoposte a procedura concorsuale e in stato di fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Sulla base dei settori ammessi, nell’allegato n. 1 del decreto attuativo sono identificate le attività economiche ammissibili.
Le domande potranno essere compilate dal prossimo 15 dicembre e saranno valutate e gestite da Invitalia.
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Bando Ri-partiamo! con finanziamento a fondo perduto per il rilancio post COVID-19 del turismo Veneto
Bando Ri-partiamo! con finanziamento a fondo perduto per il rilancio post COVID-19 del turismo Veneto
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L’iniziativa ha la più ampia finalità di favorire il rilancio del settore turistico veneto duramente colpito dall’emergenza epidemiologica Covid-19. Per un settore basato sull’interazione e sulla circolazione delle persone, il ritorno alla normalità sarà graduale.
Cos’è cambiato con il Covid-19
Dato che l’emergenza ha cambiato molte delle abitudini che venivano date per scontate dai turisti, dando origine a nuovi bisogni che le imprese del settore dovranno essere in grado di soddisfare.
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Gli obbiettivi del bando
Obiettivo della presente iniziativa è quello di supportare le imprese del settore, da un lato a sviluppare strategie orientate alla sostenibilità ed alla ripresa della domanda e quindi in grado di far riguadagnare la fiducia dei viaggiatori, dall’altro nella progettazione di soluzioni incentrate sulle misure di sicurezza in un’ottica di adeguamento delle strutture alle misure di contenimento contro la diffusione del Covid 19 .
Cosa va a rilanciare il bando
I progetti sono finalizzati a rilanciare le attività e i servizi del settore turistico che ha subito la sospensione delle attività per effetto dei provvedimenti di contenimento del corona virus e che deve necessariamente innovare le tipologie di servizi offerti, adeguando le modalità di erogazione alle norme dei protocolli di sicurezza in vigore.
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QUALI SONO I BENEFICIARI
Strutture turistiche con i seguenti codici ateco :
- 55
- 79 attività servizi delle agenzie di viaggio e dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
- 91.04 Attività di orti botanici dei giardini zoologici e delle riserve naturali
- 93.21.00 parchi di divertimento e parchi tematici
- 93.29.20 gestione di stamilimenti balneari : marittim ilacuali e fluviali
QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI
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MISURA DELL’AGEVOLAZIONE
L’intensità dell’aiuto interamente fondo perduto a partire da progetti di 20.000 € fino al massimo di 150.000 €
TEMPISTICHE
Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 10/09/2020 e la valutazione delle domande ammesse a contributo avverrà in base al punteggio ottenuto.
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