Con oltre 1,5 miliardi di utenti al mese, WhatsApp è indiscutibilmente l’applicazione di messaggistica istantanea più famosa e utilizzata al mondo. Ormai la conoscono praticamente tutti… basti pensare che in Italia è la seconda piattaforma social più usata dopo Facebook.
le strategie copywriting
le strategie del vendere con la persuasione del copywriting
La regola d’oro del copywriting è chiedersi sempre:
Qual è il desiderio del mio cliente?
Cosa vuole?
Cosa cerca in profondità?
Vedo continuamente i principianti commettere l’errore di dimenticare con chi stanno parlando.
l’errore tipico dei principianti nel copywriting
Puoi raccontarmi ogni dettaglio sulle funzionalità del prodotto, le caratteristiche speciali, creare tonnellate di benefici e usare parole come “eccitante” e “nuovo” …
Ma non puoi dimenticare di ricollegarlo a chi stai parlando.
Quindi … pensiamo a ciò che la gente vuole …
Tutti vogliono la felicità eterna ed essere liberi da tutte le paure. Inizia lì.
Cosa rende felici le persone? E cosa li libera dalle loro paure e frustrazioni?
Queste cose non sono complicate, semplicemente le persone non vogliono
essere al verde.
essere brutte.
essere emarginate.
Le persone vogliono divertirsi, eccitarsi, sentirsi amate e sentirsi importanti.
Ma è davvero così semplice? Scopriamo alcune delle strategie del vendere con la persuasione del copywriting.
Di base, il processo di copywriting è un processo emotivo.
Ken Mccarthy, uno dei massimi copywriter viventi (nonché pioniere dell’online marketing), è stato il primo a classificare le emozioni primordiali che innescano il desiderio di acquisto, restringendole all’essenza. Puoi chiamarle le ‘Big 4’.
- Nuovo
- Facile
- Sicuro
- Grande
Se vendi qualcosa, queste 4 sono di vitale importanza per te.
Non mi interessa se vendi una casa, se vendi un mutuo, se vendi una newsletter, se vendi un’auto.
Fare uso delle Big 4 migliorerà la tua comunicazione in modo esponenziale e aumenterà i tuoi risultati.
Una buona comunicazione non è efficace perché crea nuovi desideri … Ma perché gioca sulle emozioni già presenti nell’audience scelta, e le incanala sul prodotto.
Cominciamo esaminando ciascuna delle Big 4.
Nuovo: l’aspetto più importante in assoluto del tuo prodotto
Nuovo. Cosa significa nuovo?
Nuovo significa semplicemente che ciò che stai offrendo è originale, è unico. Ed è importante perché offre speranza al tuo pubblico.
Se il tuo prodotto è il primo del suo genere, significa che sei in grado di offrire l’opportunità di realizzare uno specifico risultato che non era disponibile prima.
Ad esempio, supponiamo che il mio prodotto sia un corso di chitarra che ti mostra come eseguire la plettrata alternata perfetta.
Magari ci hai già provato.
Hai seguito persino lezioni dal vivo da famigerati ‘maestri’ accademici, ma tutti i percorsi sembrano portarti sempre a fallire… oltre una certa soglia la coordinazione delle tue dita sembra sempre andare a farsi benedire.
Inizi a pensare che sia un tuo limite.
E se ti dicessi che ho un corso specialistico di plettrata alternata?
Presentare i miei servizi in questo modo non ispirerà speranza se hai già provato innumerevoli corsi per la stessa cosa (e se hanno fallito).
Tuttavia, se ti presento un nuovo sistema “proprietario” …
È appena stato rilasciato per la prima volta in assoluto … e ti insegnerà i “segreti” per padroneggiare l’arte della plettrata alternata in sole quattro ore …
Forse potrebbe ispirarti un po’ di speranza.
Ecco perché “nuovo” è l’aspetto più importante del tuo prodotto.
Supponiamo che ci siano molti corsi che ti insegnano l’arte del ‘plettraggio alternato’
Ma il mio è il primo che ti mette nelle condizioni di ‘dominare’ la tecnica, e portarla a maestria in sole 4 ore! Avrai un plettraggio perfetto in tempo di record!
Forse questa è la soluzione che stavi aspettando
NOTA: c’è qualcosa di nuovo in ogni prodotto. Parte del tuo lavoro come copywriter è determinare quali aspetti del tuo prodotto sono unici e nuovi ed evidenziarli al tuo cliente.
Ed ecco un altro segreto…
Se il tuo prodotto non fosse solo nuovo? Se fosse ‘il solo’ prodotto sul tema, l’unica soluzione disponibile… e che offri solo tu?
In quel caso, si accende quello che Ken Mccarthy definisce l’alter ego.
Cosa sarebbe? Ciascuna delle emozioni Big 4 ha un alter ego che lo potenzia e lo porta al livello successivo. Per il concetto di ‘nuovo’, il suo alter ego è: ‘il solo / unico’.
L’alter ego di ‘nuovo’ è ‘unico’
Se il tuo prodotto è nuovo, va benissimo …
Ma se il prodotto è disponibile solo tramite te, allora anche meglio!
Ho una nuovissima tecnologia brevettata, ciò significa che il prodotto è nuovo di zecca. E oltre alla speranza di un nuovo risultato, devo rendere consapevole il cliente che l’offerta è disponibile solo attraverso di me.
Questo raddoppia le mie possibilità di fare appeal all’audience, perché i clienti non hanno mai provato questa soluzione prima.
Ora i miei clienti hanno ulteriori speranze, perché non hanno mai provato questa nuova soluzione e sto offrendo l’unica opportunità per farlo.
In questo esempio abbiamo sovralimentato ‘Nuovo’ con il suo alter ego: ‘Unico’
Ora che il tuo prodotto è nuovo, dovrebbe anche essere facile.
Nessuno vuole lavorare. I tuoi clienti non fanno eccezione
Tutti vogliono la soluzione più semplice a qualsiasi problema.
Nessuno ha voglia di sentirsi dire che bisogna lavorare sodo (ed è così) per diventare un grande copywriter.
Le persone vogliono sapere che sarà semplice e che alla fine si arriverà al risultato con il minimo investimento o sforzo…
E questo è ciò che significa: Facile. Quando comunichi con i tuoi clienti dovrebbe essere semplice come comunicare che ciò che offri è facile.
E il copywriting non fa eccezione, perché può essere veramente facile quando tieni sempre le ‘Big 4’ in primo piano nella tua mente.
“Wow, devo solo imparare quattro cose e posso padroneggiare il copywriting!”
Boom.
Ed è proprio così: è FACILE.
Per scrivere un ottimo copy devi sempre pensare al tuo pubblico e a ciò che desidera ardentemente.
- Pubblicato il Essere competitivi, Social, StoryTelling
contributi a fondo perduto per formazione e consulenza
contributi a fondo perduto per la formazione e consulenza personale aziendale e professionisti
Questo bando serve a sostenere tutte quelle aziende che guardano al futuro, che hanno necessità di aggiornare i propri collaboratori alle innovazioni digitali, sul loro impatto nell’azienda moderna per non soccombere alla concorrenza sempre più agguerita.
Non rieschiare di essere fuori da questo cambiamento , Accedi a contributi a fondo perduto per la formazione e consulenza personale aziendale e professionisti con l’aiuto al 100% della Regione Veneto .
Cosa possiamo fare per la Tua azienda :
- per la gestione del capitale umano aziendale
- migliore gestione delle informazioni in azienda
- la gestione dell’organizzazione aziendale
Ma ATTENZIONE non è facile ottenere i contributi perchè occorre redarre un progetto a volte molto complesso e talvolta si commette l’errore di credere che una persona che conosciamo possa farlo .
No non è semplice presentare il progetto, ma sopratutto PERCHE’ RISCHIARE di perdere i TUOI SOLDI.
Evita i danni che potresti causarti da solo/a :
- se sbagli perdi una risorsa monetaria importante
- se sbagli perdi l’interesse a future agevolazioni
- se sbagli dai una mano alla concorrenza
NON SBAGLIARE , richiedi subito la nostra consulenza INIZIA DA QUI
Noi abbiamo la possibilità di richiedere contributi a FONDO PERDUTO per la Tua attività che ti permettono di avere un minimo di tecnologia del marketing moderno ma sopratutto con la strategia giusta per Te.
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Ecco i CONTENUTI DEI PROGETTI… ENTE: Regione Veneto (FSE. DGR nr.1010/2019 – Impresa organizzata e consapevole )
Potranno essere realizzati progetti monoaziendali e pluriaziendali e dovranno afferire ad una o più delle seguenti tematiche:
1. Lean Management: implementare la “gestione snella”, processi fisici e informativi, in un’ottica di miglioramento continuo;
2. Tecnologie 4.0 e trasformazione digitale: accompagnare i cambiamenti organizzativi dettati dall’introduzione delle tecnologie digitali, migliorando la gestione aziendale;
3. Internazionalizzazione e innovazione aziendale: sostenere processi di internazionalizzazione e di innovazione aziendale attraverso lo sviluppo di alcune competenze tecnico specialistiche (gestione e controllo, marketing strategico, lingue, aspetti doganali e fiscali ecc.);
4. Competenze trasversali e lavori ibridi: sviluppare competenze e abilità relative ai processi di pensiero e modalità di comportamento nei diversi contesti sociali, con un’attenzione ai processi di ibridazione del lavoro (Soft e Digital Skills);
5. Economia Circolare: sostenere la transizione dal modello lineare di economia a quello circolare (sostenibilità).
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ATTIVITA’ OGGETTO DEL CONTRIBUTO
In base al fabbisogno specifico di ogni impresa aderente al progetto, saranno realizzati i seguenti interventi destinati a dipendenti, titolari d’impresa, coadiuvanti d’impresa, liberi professionisti e lavoratori autonomi:
- Formazione aziendale o interaziendale;
- Consulenza aziendale personalizzata;
- Formazione aziendale su lingue straniere scelte dall’azienda;
- Viaggi in Paesi europei ed extraeuropei;
- Borse di studio e di ricerca;
- Il ricorso a figure di “Temporary manager”;
- Acquisto/leasing di beni mobili e immobili correlati alle attività del progetto.
MISURA AGEVOLAZIONI
Contributi a fondo perduto fino al 100% delle spese sostenute.
SCADENZE
Le domande di contributo possono essere presentate entro il 16 settembre 2019 o entro il 15 ottobre 2019.
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- Pubblicato il Bandi Regione Veneto, Marketing strategico, Social, Strategie comunicazione
nuovi clienti con marketing nel commercio alimentare ristoranti pizzerie trattorie
nuovi clienti con marketing nel commercio alimentare ristoranti pizzerie trattorie
E’ uscito il bando che eroga a fondo perduto 50% delle spese in attrattività e la competitività con innovazione tecnologica , clicca qui per vederlo , che prevede di sostenere le attività del commercio alimentare ,per attrarre nuovi clienti con marketing nel commercio alimentare ristoranti pizzerie trattorie e nell’intento di vedere meno imprese chiudere i battenti .
E’ per tale motivo che la precedenza a progetti di maggiore competitività sarà quello che verra preferito dagli esaminatori dei progetti .
Innanzitutto sono progetti a cui possono partecipare 3 P.I. diverse .
Questo tipo di azione non sarà replicabile a breve se i risultati saranno di progetti che non portano a soli acquisti di materiali e rappresentano un’azione sterile di crescita.
Un’allarme che si alza forte di questi progetti è che la prima cosa che gli imprenditori nel commercio alimentare è di acuistare solo oggetti ( frigoriferi , forni etc, ) che non rappresentano un salto di qualità nell’obbiettivo di maggiore competitività.
Il marketing strategico che ognuna di queste attività dovrebbe adottare rappresenta proprio l’oggetto dei redattori del Bando .
- Introdurre marketing strategico e digitalizzare l’attività
- Introdurre assistenti virtuali e chat bot per massimizzare le vendite
- Realizzare una piattaforma ecommerce per la vendita di prodotti di tre negozi specializzati e di prossimità per la vendita locale e internazionale.
Questi e molti altri sono i possibili scenari premianti non solo degli obbiettivi della Regione ma anche delle varie attività
Dai un pesce ad una persona e si sfama per un giorno, ma se gli dai una canna da pesca e gli insegni a pescare si sfamerà per sempre
Il marketing strategico è la prima attività che ogni impresa deve pensare di adottare ancor prima di pensare al menu da proporre ai clienti.
Purtroppo non abbiamo la cultura del marketing nel settore alimentare, anche dove c’è abbiamo dei limiti imprenditoriali , ma forse abbiamo prodotti di qualità eccellente.
E se abbinassimo un marketing altrettanto eccellente, sarai d’accordo con me che le prospettive sono più che rosee per noi imprenditori, o no?
Come per ogni attività imprenditoriale, aprire un ristorante significa aprire un’azienda vera e propria con tutto quello che questo comporta.
Noi veneti invece siamo convinti che se il cibo è buono allora vedrai che il locale sarà sempre pieno … ma io ho la riprova che così non è .
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Infatti la mia esperienza negli ultimi 20 anni è stata di veder morire diverse attività di ristorazione perchè imprenditori non avevano la minima idea di come si fa gli imprenditori nel settore del commercio alimentare.
Vi porto l’esempio del Bar Bion storico dal 1964 , poi trasformato in ristorante , bellissima location e gestito da imprenditori con false credenze di cui vi ho già spiegato in precedenza.
La cucina tipica venta era eccellente, con il giusto prezzo qualità , il servizio impeccabile, ma tutto questo non è bastato a fa si che chiudesse nel 2018.
Ora la location è cambiata di gestione con un nuovo nome : LOTUS , splendido ho detto , mi faranno fare un giro omaggio su una supercar ??
Bene l’inaugurazione non è sembrata delle migliori sebbene la location sia carina , ma neppure nei giorni successivi non si vedeva movimento ,,, tempo 3/4 mesi e vedrete che cambierà di nuovo gestione …
Il problema è sempre lo stesso, si pensa che vendere del cibo sia come una volta , basta che sia buono / eccellente e il servizio impeccabile ….. non è così.
Occorre imprendere di più, ricercare il modo di emergere dalla concorrenza perchè oggi non ci sono clienti nuovi ma solo clienti da convincere che la nostra offerta è la migliore , e non importa che sia culinaria…. occorre avere il sentimento imprenditoriale di ricercare cosa può creare un’esperienza nel proporre il nostro prodotto …
QUESTO FA LA DIFFERENZA !!!
Quando gli proposi alla precedente gestione : ma perchè vuoi fare la pagina Facebbok per il Tuo locale??? La risposta è sempre stata quella di molti altri imprenditori anche in altri settori ……
Roberto ho visto che la concorrenza ha la pagina su facebook e quindi la faccio pure io …. e giù centinaia di euro a Zuckemberg che ti propone di spendere decine di euri su di un post con la speranza che qualcuno lo veda.
Ma nulla , alla fine solo valangate di soldi andati e senza un perchè.
Ma perchè non facciamo un sebben piccolo sforzo per andare a cercare un consulente sul marketing digitale ???
Noi di Marketing Strategico vi proponiamo la consulenza per organizzare al meglio la proposta commerciale del Vs locale…
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Non Basta aprire, cucinare bene, fare prezzi onesti e la gente verrà”, è probabilmente la causa di fallimento più importante sia per i ristoranti già aperti che quelli di coloro che ne vorranno aprire uno.
Vediamo insieme come scappare da queste convinzioni erronee e portare grazie al marketing i giovani volenterosi di oggi e di domani ad aprire un ristorante di successo. Vedi cosa dice il grande Frank Merenda in questo articolo apparso pochi giorni fa ..
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tratto dal suo articolo
APRIRE UN RISTORANTE: PERCHÉ I CLIENTI DOVREBBERO VENIRE DA NOI
La strada migliore per aprire un ristorante per non fallire, è porsi le domande corrette PRIMA di aprire e trovare una risposta che sia convincente. Poi pensare al resto.
La migliore strategia è chiederti o riflettere con i tuoi soci sul perché le persone dovrebbero venire a mangiare da noi, invece che andare dalla concorrenza o rimanere a casa.
• Che problema possiamo risolvere meglio di chiunque altro?
• Cosa possiamo offrire che nessun altro ancora offre?
• Su cosa ci possiamo focalizzare?
• Per che target di clientela possiamo diventare un punto di riferimento e per quale motivo?
Le domande sono identiche a prescindere dal tipo di ristorante che si vuole aprire. Ovviamente c’è chi vuole aprire una pizzeria, chi un ristorante con ambizioni stellate, chi una tavola calda, chi un fast food ma il concetto di base non cambia: non si apre mai e non si può pensare di aprire un ristorante “nel vuoto”.
In un modo o nell’altro quando apriremo, dovremo confrontarci con ciò che già esiste sul mercato. E se ciò che vogliamo fare è già presente, vi sono già altri che lo fanno, nella stessa zona e nella stessa fascia di prezzo che pensiamo di adottare noi, magari è semplicemente stupido e insensato aprire.
Perché, non mi stancherò mai di dirlo, se apro un ristorante con una formula e un menù pressoché identico a quello di altri ristoranti già aperti nel mio bacino di utenza, non potrò fare altro che:
1. Provare a scannarmi sui prezzi con i ristoranti già esistenti;
2. Bruciare cassa e fido in banca;
3. Chiudere.
Proviamo a fare insieme un semplice esercizio anche per non esperti di marketing per capire come si ragiona quando si vuole aprire un ristorante.
Ad esempio: abbiamo deciso che nella nostra zona manca un ristorante Messicano come si deve. Noi amiamo la cucina messicana, abbiamo le risorse e i cuochi per poter aprire un ristorante che spacca e decidiamo di volerci provare.
Da dove partiamo quindi? Da una serie di domande e risposte che ci daremo da soli.
DOMANDA 1: PERCHÉ LE PERSONE VANNO O CERCANO UN RISTORANTE MESSICANO?
Le persone vanno o cercano un ristorante messicano perché:
1. Sono affamate ed è vicino a dove si trovano;
2. Amano il cibo messicano;
3. Sono dell’umore giusto per provare qualcosa di differente;
4. Qualcuno in compagnia o in famiglia o tra i colleghi ha suggerito cibo messicano;
5. ecc…
DOMANDA 2: ORA FAI UNA LISTA DI MOTIVI DEL PERCHÉ UNA PERSONA DOVREBBE SCEGLIERE TE RISPETTO AI RISTORANTI DIVERSI DAL TUO E ANCHE DAGLI ALTRI EVENTUALI RISTORANTI MESSICANI
1. Sono già state da noi e gli siamo piaciuti;
2. Siamo vicini a casa loro o al loro ufficio;
3. Abbiamo un servizio più veloce rispetto ai ristoranti nelle nostre vicinanze;
4. Il nostro cibo messicano è più “autentico” del cibo messicano servito dagli altri;
5. Il nostro cuoco è messicano;
6. Abbiamo specialità messicane tradizionali che nei ristoranti più “commerciali” non è possibile trovare, posizionandoci come “vero messicano”;
7. Offriamo un “i bambini mangiano gratis” il giovedì;
8. Abbiamo un fasciatoio per infanti in bagno e bagni degni di tale nome;
9. Offriamo i locali più lussuosi e un’esperienza premium ai nostri clienti;
10. Abbiamo musica messicana dal vivo tutte le sere;
11. ecc…
E infine cerchiamo di scoprire come le persone dovrebbero entrare in contatto con noi o venire a conoscenza del nostro ristorante.
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DOMANDA 3: COME CI TROVERANNO I NOSTRI CLIENTI?
1. Abbiamo la location in un punto di passaggio;
2. Abbiamo la location in un centro commerciale;
3. Vedranno uno dei nostri annunci su Google e su Facebook ogni volta che cercheranno un posto dove mangiare in zona;
4. Riceveranno un coupon speciale dalle aziende e dai negozi con i quali abbiamo creato delle joint venture;
5. Troveranno un invito speciale nella loro cassetta delle lettere sotto forma di salesletter/lettera di vendita;
6. Ascolteranno un annuncio alla radio locale;
7. ecc…
Fatto questo viene la parte più difficile. Cioè scegliere la nostra idea differenziante rispetto ai nostri concorrenti diretti e indiretti e cominciare a utilizzarla nei canali di marketing che sceglieremo per farci trovare dai nostri clienti.
È quell’idea differenziante sulla quale dobbiamo puntare, non sul prezzo basso.
E dobbiamo abituarci all’idea di doverla comunicare, comunicare e comunicare ancora finché i clienti non cominceranno a entrare nel nostro ristorante. Da lì in avanti, servirli nel migliore dei modi è ciò che li porterà a ritornare.
Prima di lanciarsi a decidere quale possa essere la nostra idea differenziante però, è necessario ripercorrere lo stesso esercizio almeno per i due ristoranti più vicini e più simili al nostro.
In questo modo, dando loro i meriti che hanno con onestà e imparzialità, si potrà scegliere in maniera precisa come “attaccarli” senza rischiare di diventare un clone o un doppione o peggio di usare un’idea differenziante che non può funzionare perché già usata.
Questa lista può includere:
1. Fanno cucina italiana che è comunque più familiare;
2. Fanno le patatine fritte e i bambini si sa che vogliono sempre le patatine fritte;
3. Hanno una scelta di insalate più ampia della nostra;
4. Hanno opzioni senza glutine e per vegetariani;
5. Sono molto più conosciuti di noi in zona con clientela affezionata da anni;
6. Hanno locali più belli dei nostri o più adatti al loro target;
7. Hanno un menù ingegnerizzato molto più chiaro e invitante del nostro;
8. ecc…
APRIRE UN RISTORANTE: CONSIDERAZIONI FINALI
Aprire un ristorante, o una catena di ristoranti è una delle attività più interessanti dal punto di vista imprenditoriale che si possano intraprendere.
Un ristorante può avere infiniti significati, come:
• luogo romantico;
• luogo di aggregazione;
• luogo per rilassarsi;
• luogo dove assaporare i gusti “di una volta”;
• luogo di svago;
• luogo dove sentirsi e far sentire gli altri importanti, speciali;
• ecc…
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Le strade che si possono percorrere per personalizzare il proprio ristorante e portarle al successo sono tante, così come tanti se non infiniti sono i target di clientela che si possono decidere di attrarre.
L’importante è non aprire un posto che abbia come significato:
“Va bene per riempirsi la panza spendendo poco, a prezzi onesti e con una qualità accettabile”.
Soprattutto se ci sono già altri venti ristoranti in zona che hanno la stessa “missione”. Tutto qui.
Spero che ora le cose ti siano più chiare e che tu stia arrivando alle corrette conclusioni.
In sintesi devi fare marketing a due pubblici differenti.
1. Per coloro che non ti conoscono e soprattutto agli inizi saranno la maggioranza, devi fare un marketing specifico per incoraggiarli a venire e provare il tuo locale.
2. Per coloro che invece nel tempo ti conosceranno e ti apprezzeranno, devi fare un marketing specifico nei loro confronti (quindi ricordandoti di raccogliere i dati di contatto dei tuoi clienti, inserirli in un CRM che possa inviare comunicazioni programmate come email, annunci sui social e su Google, stampare e imbucare lettere e cartoline, sms ecc…) affinché tornino più volte di quelle che avrebbero programmato da soli se tu non avessi fatto niente.
Pensa a un cliente standard che viene 4 volte al mese senza che tu faccia nulla. Con semplici azioni di marketing corrette puoi convincerlo a tornare anche una sola volta in più e il tuo fatturato si è alzato di colpo del 25%.
Non male no? Allora perché limitarsi ad aprire la serranda e aspettare fuori dalla porta sperando che qualcuno entri?
Quando capirai sempre meglio la tua concorrenza e perché i tuoi clienti vengono nel tuo ristorante e non nel loro, allora potrai affinare sempre di più i tuoi messaggi di marketing e le tue offerte.
Potrai migliorare i tuoi piatti, i tuoi prodotti, l’uso creativo di materie prime, introdurre nuovi piatti a menù e variarlo per dare un senso di novità costante ecc…
Alla fine della fiera, ciò che sarai costretto a fare sarà andare a caccia dei clienti che oggi stanno andando dai tuoi concorrenti se vuoi crescere.
Devi spostare gente dai ristoranti degli altri e portarli nel tuo, SENZA usare MAI la leva mortale per te del “prezzo più basso” (mentre cali inesorabilmente anche la qualità dei fornitori e ti rifugi sempre di più alla Metro).
Conoscere bene perché le persone vanno dai tuoi concorrenti è il primo step per pianificare la tua strategia. Avere sempre più chiaro e trovare sempre nuovi modi di comunicare il perché le persone dovrebbero venire da te invece che dagli altri (anche se costi di più!!!) sarà la pietra angolare della tua strategia su come aprire un ristorante di successo.
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FonteFrank Merenda
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- Pubblicato il Marketing strategico, Social, Strategie comunicazione
Come partire con un piano editoriale per i social media
Come partire con un piano editoriale per i social media
Per poter iniziare con un Piano Editoriale, bisogna avere ben chiari gli obiettivi aziendali e stabilire i ruoli delle persone che prenderanno parte alla realizzazione del progetto. Ha un’importanza fondamentale il briefing tra i componenti dell’azienda, in modo tale da aver ben chiare le azioni da intraprendere. Nel briefing verrano definiti gli elementi chiave della comunicazione tra brand e pubblico. In particolare, si stabiliranno:
- Settore di riferimento e principi su cui si fonda il Brand. In quale settore merceologico si vuole posizionare l’azienda? Qual è la sua mission aziendale?
- Quali sono e che caratteristiche hanno i prodotti e i servizi offerti.
- Target a cui indirizzare il prodotto/servizio. Andrà prevista un’analisi dei comportamenti e dei gusti dei consumatori, in modo tale da individuare il consumatore-tipo e adattare ad esso il tone of voice del brand, e la scelta dei social media da presidiare.
- Punti di Forza e Debolezze del Brand. I punti di forza vanno comunicati con efficacia, mentre i punti deboli devono esser tenuti sotto controllo per sapere dove possono svilupparsi problematiche.
- Analisi dei Competitor. Osservare i competitor risulta un vantaggio, può fornire vari spunti da tenere in considerazione per la propria strategia, ovviamente senza copiare, ma anzi per differenziarsi e innovare.
- La scelta dei canali social. Non tutti i Social Media sono adatti per un’azienda. In base al tipo di prodotto/servizio e target di riferimento, sarà più indicato un social piuttosto che un altro, tenendo in considerazione che ogni social network ha le sue caratteristiche e soprattutto un pubblico di riferimento specifico.
Dopo il briefing, è necessario definire almeno 5 parole chiave che raccontano il Brand, così da avere dei riferimenti esatti durante la successiva fase di creazione dei contenuti, che il piano editoriale veicolerà attraverso i social media nel modo più efficace possibile.
La ricerca dei contenuti attraverso le parole chiave
Come possiamo ricercare le keyword che hanno a che vedere con il nostro brand? SEMrush fornisce un utile strumento che permette, inserendo nella barra di ricerca la parola chiave interessata, di ottenere per volume di ricerca le parole chiave corrispondenti. Immaginiamo di essere un’azienda del settore Food.
- Pubblicato il Marketing strategico, Social, Strategie comunicazione
Progettazione e pianificazione di un piano editoriale social
Iniziare è sempre complicato, in qualsiasi cosa. Molto spesso quando devo inziare un nuovo percorso, questo che sia lavorativo o meno, la prima domanda che mi pongo è: da dove inizio? Come faccio? Beh, sicuramente intraprendere la progettazione e la pianificazione di un Piano Editoriale Social non è semplice, e sembrerà contorto, strano, ma quando l’avrai fatto, dirai…tutto qui!
Ricorda tutti hanno bisogno di un PIANO, quando si tratta di Social e di avere successo nelle piattaforme come Facebook, Twitter, Google Plus, hai bisogno di un Piano Editoriale, delle idee, non lasciare fare al caso. Ti starai sicuramente chiedendo, mica sono una testata giornalistica? Si invece, devi informare, comunicare e interagire con le persone, se vuoi che si crei rumore attorno alla tua azienda o professione, i social sono perfetti, il E-WOM (Electronic Word of Mouth, il passaparola digitale), è un potente passaparola, questa è la parte migliore, connettersi con più persone possibile.
Piano Editoriale Social, Si Parte!
Per iniziare un Piano Editoriale, devi fare ricerca di dati, contenuti, fare breafing in azienda con più persone, il confronto aiuta molto per definire obiettivi e target a cui destinare i contenuti in base al tipo di attività svolta. In fase iniziale è basilare porsi le sei famose domande: Chi? Cosa? Come? Perché? Dove? Quando?; decisivi per poter stabilire come procedere nelle fasi successive.
Ammettiamo che siete più persone in azienda, 3 circa, tutti e tre cercate informazioni e contenuti singolarmente, successivamente confrontatevi, scambiatevi opinioni e idee e, contemporaneamente buttate giù, anche quelle cose che vi sembrano più banali.
Nella ricerca di informazioni potete iniziare con i valori che volete trasmettere alle persone, la vostra mission è alla base di tutto, ne ho parlato anche settimane fa quando ho trattato di Storytelling. Per non parlare del fatto che, avrai bisogno di dati statistici per studiare come agire in questo percorso. Ecco quatto elementi che, secondo me, devi tenere in considerazione:
1. Preferenze e Comportamenti dei Consumatori, questi ti serviranno soprattutto in fase iniziale della tua attività social, perché come dico sempre “Senza i dati, non si va da nessuna parte“.
Utili siti dove potrai scaricare e consultare dati, sono: Marketo, un sito dove poter scaricare indagini di mercato, guide e e-book sulle future del marketing e come coinvolgere al meglio i consumatori. In Italia c’è Blogmeter, dove potrai consultare indagini riguardanti Facebook e Twitter su determinati argomenti, e anche altri ricerche.
2. Parole Chiavi, pensa a una o più parole chiave per basare la ricerca e utilizza l’universo Google come Google Trends e Google Adwords Keyword tool, ti permettono di analizzare la parola chiave interessata, andando a identificare quante volte è stata usata, dove nelle varie parti del mondo, demografia, ecc…
3. Insight Social, intendo i dati analitici che ti fornisce, per esempio la Pagina di Facebook o l’Account Twitter, se hai iniziato l’attività social da parecchio tempo, puoi avvalerti di questi strumenti veramente efficaci per conoscere meglio il tuo pubblico e basare il piano editoriale in base ad esso, inoltre se hai un’attività social abbastanza costante, potrai notare ciò che piace più alle persone, ovviamente devi fare attenzione agli algoritmi, in costante cambiamento 🙂
4. Visual Content, come ho scritto anche in Social Media, Visual Content Marketing, le immagini hanno un forte impatto sulle persone, per questo ti consiglio, dopo aver selezionato una serie di parole chiavi adatte alla tua azienda, andare a selezionare una serie di immagini sia a pagamento che free dove poter attingere i contenuti visual. Un sito di immagini gratis è Pixabay, mi trovo molto bene, inoltre da qui potrai accedere a Shutterstock, altro sito di immagini, le migliori sono a pagamento.
Questo tipo di “iniziazione” del piano editoriale, io lo definisco interno, in base alla mission e agli obiettivi aziendali, si andrà a costruire e redigere il piano. Quello che io definisco esterno, quando ti ispiri ad account e profili di aziende e professionisti che svolgono la tua stessa/simile attività. Ho detto ispirare, non copiare, eh! 🙂
Calendario Editoriale.
Dopo aver iniziato come sopra, elabora un calendario su excel oppure su carta, in orizzontale i giorni della settimana e in verticale i momenti della giornata, mattina, pomeriggio e sera. Se vorrai essere ancora più preciso, inserisci delle fasce orarie tipo dalle 8:00 alle 12:00, dalle 12:00 alle 16:00 e così via. Per poter verificare gli orari di pubblicazione con maggiore Engagement, ti consiglio di fare riferimento ad alcune infografiche che puoi trovare su Pinterest, anche se in realtà, l’orario migliore non esiste, certo potrei dirti di non sottovalutare la fascia oraria 8:00-9:00 e quello delle 12:00-16:00, bisogna testare parecchio, anche per un mese in ogni social network. Inoltre ogni Social ha i suoi orari e regole di pubblicazione, in una pagina Facebook potrai essere attivo anche 2 volte al giorno, su Twitter io consiglio almeno 10 volte, su Google Plus almeno 2 volte. Tutto questo ovviamente varia di azienda in azienda, non è uno standard per tutti.
- Pubblicato il Marketing strategico, Piano editoriale, Social, Strategie comunicazione
Cosa è meglio fare per un storytelling di successo
Oggi parliamo di Storytelling perchè è di questo che si fa la differenza sulla strategia di contenuto per avvicinare il pubblico.
Ricordo che la prima volta che ho sentito parlare di Storytelling in termini seri, è stato con Mauro Lupi, digital strategy italiano, quando ne uscì con una frase inusuale ma ovvia : “Not Just Storytelling, but Storydoing…”
Il concetto della sua frase era per farci capire che nei social e nel blogging dovevamo farla la storia, non raccontarla.
In effetti era già da un pò che ci giravo attorno a questa idea che poi mi venne confermata appunto da questa frase : in realtà è con lo Storydoing che realizziamo la Storytelling e con la quale per l’appunto coinvolgiamo il nostro pubblico alla nostra mission di fare Business.
Quindi se qualcuno mi chiedesse oggi :
Cos’é lo Storytelling?
Gli direi che è l’arte di raccontare una storia, coinvolgendo l’interlocutore.
In ambito Marketing, possiamo dire che lo Storytelling altro non è che strategia di marketing : viene meglio nel raccontare una storia adatta al pubblico a cui ci vogliamo rivolgere e meglio si crea un messaggio adatto al Tuo pubblico.
Con questa Strategia di Marketing si esprime meglio il contenuto di un prodotto : lo Storytelling è rappresentato dal racconto di una foto realizzata da un esperto professionista che vuole raggiungere la destinazione turistica e regione : un metodo ideato dagli Instagrammers, #dafarea (nome del comune) #dafarein (nome della regione).
E’ il caso più significativo in Italia di storytelling, raccontare usi, costumi, tradizioni, di un comune o di una regione da chi la vive giornalmente, o di chi ha soggiornato in vacanza attraverso una foto o video di pochi minuti e pubblicati su Instagram.
Questo processo nei social e nel web in generale, é diventato protagonista nel comunicare, quasi da definirlo come una competenza richiesta da parte delle agenzie di comunicazione, una vera e propria skill da non sottovalutare.
Come fare Storytelling.
Il modo più autentico di fare Storytelling, è attraverso un immagine.
Ci sono diversi modi di fare Storytelling, prima di adottare una serie di azioni, devi porti queste domande:
1. Quali sono i miei valori? I valori dell’azienda, credo che siano alla base di tutto, ultimamente ho basato una strategia di un cliente in base ai suoi valori. Ti faccio un esempio: il lavoro onesto, la dignità.
2. A chi li voglio indirizzare? Qui ritorniamo al target, la fetta di pubblico che può essere interessato al tuo prodotto o servizio.
Dopo esserti posto queste domande, inizia con una pianificazione adeguata delle immagini da proporre al tuo pubblico. Per quanto riguarda la descrizione di queste, non è necessario che tu faccia una descrizione chilometrica, perché alcune immagini parlano da sole, ma un minimo di descrizione per generare interazione con il tuo pubblico, la scriverei. Pensa anche ai live-tweeting, raccontare un evento attraverso un tweet, è un arte di fare storytelling.
Gli spazi da sfruttare nel web sono tanti, ci sono i social come Instagram e Facebook, quest’ultimo, ultimamente ha introdotto la didascalia quando si inserisce un immagine, oppure la novità di Google Plus, dove puoi raccogliere i tuoi post di G+ in raccolte inserendo un tag, ad esempio “La Nostra Storia…”.
In alternativa si può inserire nel sito web uno spazio dedicato al blog aziendale, dove settimanalmente si racconta quello che è accaduto in azienda e integrarlo nei social media. Creare un’infografica con i risultati raggiunti in azienda, è un modo di coinvolgere il pubblico, rendendoli partecipi e ringraziandoli. Tanto è vero che, se si raggiungono risultati, è anche grazie alla fiducia che le persone ti hanno mostrato nel corso del tempo, compreso lo staff.
Ricapitolando.
Lo Storytelling nel web è visto come un’arte per raccontare il modo di fare azienda al target di riferimento, renderlo partecipe della storia giornaliera dell’azienda stessa.
Gli spazi sono diversi e adottare una strategia, pianificando e programmando un piano editoriale, è un percorso che non sottovaluterei.
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Scopri come usare WhatsApp sul tuo sito web gratuito
Puoi installarlo direttamente sul Tuo sito web con un semplice plugin gratuito, ecco alcune specifiche in inglese del plugin :
The perfect plugin to engage and retain customers. Support for ecommerce and online stores. Your clients will love it. Analytics integration.
Communication with your customers can be very easy
With WhatsApp me you will get the visitors of your website to contact you through WhatsApp with a single click.
Why WhatsApp?
WhatsApp is used in more than 100 countries and supports more than 50 languages. Recent surveys say that 96% of users prefer to use a messaging app before calling by phone. If none of this has convinced you, think one thing, your grandmother knows how to use WhatsApp. Do not lose more customers and sales. Try WhatsApp me.
Options:
[NEW!!] Now support specific phone number on every post, page or custom post, to provide a successful contact to the different support agents of your organization.
- Phone: Enter the phone number.
- Mobile only: Select if you want the button to be visible only on mobile devices. WhatsApp Web/App will open on the desktop (if available).
- Call to action: Write a message to encourage users to contact you through WhatsApp.
- Delay: You can define a timeout to display the call-to-action message.
- Badge: Show a button badge for a less intrusive mode.
- Message: You can define the first message to send.
- Advanced: configure on which pages you want to show or hide your WhatsApp button.
- If you have Google Analytics, an event is triggered when the user launches WhatsApp.
- Can override phone number, call to action, message or visibility on every post, page or custom post.
Tutto ciò di cui hai bisogno è un numero di telefono e un sito in wordpress !
Usare WhatsApp dal tuo sito web è davvero facile: aggiungi il widget al tuo sito, inserisci il numero di telefono su cui hai installato WhatsApp e sei pronto per ricevere messaggi dai visitatori del tuo sito e a rispondere in tempo reale alle domande dei tuoi clienti.
Il widget funziona sia su dispositivi mobile che desktop, copre quindi tutte le esigenze dei tuoi potenziali clienti.
Ecco come usare WhatsApp nella tua presenza online. Ecco alcuni esempi :
- Prenotazioni – Permettere ai tuoi potenziali clienti di prenotare un tavolo al tuo ristorate, o una visita nel tuo centro estetico, è davvero un valore aggiunto: Potranno inviare la loro richiesta di prenotazione in qualsiasi momento, anche negli orari di chiusura quando al telefono non risponde nessuno.
- Servizi a domicilio – I fornitori di servizi (ad esempio idraulici, falegnami, giardinieri, ecc.) possono essere difficili da raggiungere. Il mobile è un ottimo canale per raggiungere questi professionisti, ovunque.
- Viaggi e turismo – I viaggiatori spesso dipendono dal Wi-Fi quando sono in viaggio. Includendo WhatsApp su siti orientati al turismo, renderai il tuo sito più accessibile ai viaggiatori che desiderano confermare una prenotazione, annunciare il loro orario di arrivo, ecc.
- Negozi online – L’uso di WhatsApp consente ai clienti del sito di fare semplici domande su misure, colori, ecc. Una conversazione in tempo reale tra il proprietario del sito e il visitatore può essere fondamentale per concludere rapidamente una vendita.
Perché usare WhatsApp nella tua presenza online?
Perché usare WhatsApp? Semplice, perché “ce l’hanno tutti”
Considera inoltre che:
- Non tutti gli utenti hanno o usano la posta elettronica.
- Non tutti gli utenti usano Messenger, lo strumento di messaggistica di Facebook.
- WhatsApp è gratuito sia per te che per l’utente.
- WhatsApp è immediato: basta un click per mettersi in contatto.
Se ti è piaciuto seguimi su facebook ….
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Aumenta l’engagement attraverso un piano editoriale social
Aumenta l’engagement attraverso un piano editoriale social.
Stabilire un Piano Editoriale per i social media, basato sullo studio delle abitudini del proprio pubblico di riferimento e dei dati analitici di traffico ed engagement, è il modo migliore per rendere efficace la strategia del contenuto della propria azienda.
Il piano editoriale deve:
- aiutare ad organizzare i contenuti creati (sul blog o sul sito web aziendale)
- pubblicarli con metodica e costanza,
- utilizzare un calendario di pubblicazione che copra un arco temporale sufficientemente ampio per impostare una strategia e verificarne l’efficacia, in base ai risultati ottenuti.
Un altro beneficio apportato dalla creazione di un piano editoriale riguarda il coinvolgimento diretto del proprio team verso il raggiungimento di un obiettivo di marketing comune, attraverso risorse collaborative che permettano di costruire congiuntamente il piano di attività.
I social media rappresentano un’ottima opportunità per raggiungere gli obiettivi aziendali, leggi di più su questo articolo :
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come evolve l’innovazione digitale Smau padova 2019
come evolve l’innovazione digitale Smau padova 2019
Anche quest’anno la carovana dello Smau si è fermata alla fiera di Padova !!!
Come sempre abbiamo seguito un pò tutti gli interventi della fiera ,escludendo quelli registrati dallo staff fieristico.
Anche se in apparenza a qualcuno è venuto il dubbio che quest’anno sia un pò calata per i contenuti mancando molte materie di marketing interessanti come il webinar , e molti altri, in realtà ci sono stati degli interventi molto interessanti . Il DGPR ha avuto molto spazio e alle agevolazioni alle imprese perché si sono accorti che le aziende non sono abbastanza informate su come richiedere i soldi ai vari enti
Abbiamo ripreso per Voi gli interventi delle massime autorità del governo
Se vuoi saperne di più su come ottenere queste agevolazioni o se sei un consulente e commercialista , rivolgiti a noi e avrai tutte le info che ti possono servire
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Perchè i tuoi investimenti di marketing falliscono insorabilmente senza contenuto strategico
Perchè i tuoi investimenti di marketing falliscono insorabilmente senza contenuto strategico
I casi possono essere svariati !!!
ma in sostanza se:
- Ti sei affidato a social uebbe agensi.
- Continui a bruciare venditori in porta a porta o telemarketing a freddo.
- Spendi soldi in volantinaggio e cartelloni pubblicitari creativi.
- Hai provato “innovative” strategie di marketing vendute dal guru di turno.
- Aspetti i clienti fuori dal tuo negozio, sorridendo ai passanti nella speranza che entrino a comprare…
La risposta è quasi scontata.
(altro…)
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