3 errori da evitare per un negozio fisico che apre un ecommerce
Nonostante l’online stia crescendo in maniera importante, in generale le persone preferiscono acquistare ancora nei negozi nella maggior parte delle volte e il retail, magari si rivoluzionerà, ma non scomparirà di certo, ed per questo che devi assolutamente sapere quali sono i 3 errori da evitare per un negozio fisico come il tuo che vuole affiancare un e-commerce .
come realizzare un ecommerce per vendere anche in negozio fisico
I motivi? Sono tanti :
- perchè si vuole toccare o provare un prodotto
- o perchè si vuole parlare con il commesso
- o farsi un giro al centro commerciale
- o prendere un pò d’aria
Cosa pensano gli imprenditori dell’ecommerce
Molti imprenditori pensano all’ecommerce come un business separato dall’ offline, che debba vivere di vita propria ed intercettare il solo pubblico abituato a comprare sul web.
Con la diffusione degli smartphone l’accesso ad internet però si è allargato e soprattutto è diverso da quello desktop perchè spesso dal mobile si cercano informazioni e rassicurazione sul prodotto/servizio, per poi comprare in un secondo momento in negozio.
Come pensi d’intercettare i tuoi clienti
Quindi pensare di intercettare solo chi vuole comprare online è sbagliato, perchè molte persone vogliono comprare quel prodotto o servizio di persona.
Se hai uno negozio la prima attività è fare marketing per portare gente e tramutarli in clienti.
Ci sono canali potentissimi per dare visibilità alla tua attività e raggiungere il giusto target.
come fare tutto ciò senza commettere errori
Ecco qui i tre errori che devi evitare di commettere
- non fare l’errore di non avere lo stesso prezzo su entrambe le vendite in quanto il cliente non sarebbe felice di trovare due prezzi diversi dall’off-line all’on-line
- non fare delle promo temporanee dedicate all’online sarebbe un grave errore perchè è proprio qui che ci si deve proporre al cliente con offerte a lui/lei dedicate
- l’errore astronomico che puoi fare è di cedere alla tentazione di avere un gioco facile andando a vendere su Amazon : di certo non potrai avere alti guadagni anche lavorandoci molto.
Attenzione a non mettersi in concorrenza però
E’ sbagliato mettersi in concorrenza da soli, anche se significa aumentare i prezzi potrai differenziarti con servizi in-store e offrirai la possibilità di provare il prodotto (molto importante in settori per esempio come il fashion, gioielleria, arredo) che ancora conta moltissimo per molti.
Inoltre se lo scontrino medio è alto, molti acquirenti preferiscono dare soldi a chi è vicino, di persona e che magari è raccomandato da altri del quartiere o della città.
come SFRUTTARE I GIUSTI CANALI
La local search (ossia rendere visibile il tuo negozio sul web) è una delle prime ottimizzazioni che è necessario fare su tutti i punti vendita.
La seconda è la presenza sui social e facebook come fonte di lead.
Su un cliente che ha dei punti vendita stiamo avendo risultati sorprendenti utilizzando facebook e la sua potente targetizzazione.
come individuare il giusto audience
Il fatto di poter individuare il giusto audience e di poterlo geolocalizzare permette di fare pubblicità con l’obiettivo mirato di portare visitatori in negozio.
Facebook permette di fare campagne local con la possibilità di inserire come call to action le estensioni per chiamare o per attivare il navigatore con la destinazione già impostata
Si possono creare eventi offline e richiedere la preregistrazione (facendo così anche lead da poter riutilizzare per esempio nella mail marketing).
Per l’inaugurazione di un negozio sono stati generati 1200 lead tramite facebook a fronte di un omaggio ciascuno del valore di 0,50 centesimi.
Gli scontrini battuti quel giorno in negozio sono stati oltre 500.
UTILIZZARE LA GEOLOCALIZZAZIONE NON SOLO SU FACEBOOK
Oltre alla ottimizzazione delle schede local sulla Serp di Google e Facebook ci sono altri modi per sfruttare la geolocalizzazione.
Grazie al marketing automation si può personalizzare il sito a seconda della provenienza del visitatore (per esempio da estero per rassicurarlo sulla spedizione e sui costi di spedizione nel suo paese), oppure veicolare messaggi in base alla città da dove si collega.
Se hai un punto vendita su Milano farai venire fuori un messaggio (pop-up, replace hmtl, slide etc) con le offerte o le indicazioni per raggiungere il negozio.
Raggiungerai in quel modo anche il pubblico che stava cercando informazioni e che era già intenzionato ad andarlo a comprare nel negozio.
Ci sono software specifici come geolify o ecommerce-automatico che permettono di geolocalizzare e/o personalizzare il sito.
PERCHE’ UN NEGOZIO SU DUE CHIUDE
Molti ecommerce non hanno punti vendita e si tengono ben lontano dal volerne aprirne uno.
Diamo per scontato che i negozi non funzionano perchè prendiamo come esempio molte attività destinate a chiudere perchè senza senso.
Molti aprono i negozi per passione.
Un giocatore di golf apre il Megastore di Golf in una piccola provincia, il giocatore di rugby apre uno store per rugbisti in una città dove non c’è la minima cultura nè richiesta del rugby.
Inoltre se analizzi nel dettaglio perchè chiudono spesso è per questi motivi: Aprono la copia della copia di qualcosa già esistente Non hanno la minima conoscenza del settore (la metà dei bar che aprono ) Non sanno quanto devono fatturare per guadagnare Pensano di aprire un attività per ricavarci uno stipendio perchè non vogliono lavorare come dipendenti Non fanno marketing (e spesso non sanno cos’è) Vendono commodity o prodotti di largo consumo.
Se l’attività offline ha un senso e il prodotto piace, allora il web marketing rappresenta il mezzo per riempire il tuo negozio.
Portare le persone non è il problema, l’importante è avere pensato ad un negozio dove le persone che entrano acquistano.
IL CONCETTO DI STORE: UN SOLO NEGOZIO
Molti ecommerce fatturano milioni e questo significa che il loro modello di business funziona e che le persone rispondono positivamente all’offerta.
Avere dei punti vendita permetterebbe di acquisire anche quei clienti abituati a comprare offline che non comprano sul sito.
Se il tuo prodotto inoltre è difficile da vendere (bisogna provarlo, scontrino alto, personalizzabile etc) le persone saranno ancora più invogliate a venire in negozio.
Non è un caso che Amazon sta aprendo negozi e librerie con l’intento di entrare in concorrenza con la grande distribuzione con la forza però di un online molto consolidato e clienti molto fedeli.
Negli stati uniti si parla già da tempo di store, ossia di uno shop unico multicanale. Non c’è differenza tra online e offline.
Chi è radicato sul territorio affianca l’ecommerce alla vendita retail e gli ecommerce aprono punti vendita.
Le nuove tecnologie stanno spingendo molto il proximity marketing, nel quale perleremo in un altro articolo dedicato e che permettono di personalizzare l’esperienza di acquisto di ognuno all’interno dello store.
PROVA CON DEI TEMPORARY STORE
Certo partire con un franchising o mettere in piedi uno o più negozi può essere rischioso e costoso, un temporary store (negozio temporaneo) può essere un test per provare se il gioco funziona.
Aprire uno shop per 3/6 mesi e spingere con il marketing per misurare la risposta.
Così l’investimento sarà limitato e se è stato ben progettato difficilmente non si rientrerà nell’investimento.
Se non hai particolari necessità, puoi affittare un negozio anche fuori dalle zone costose in quanto non ti serve la visibilità, quella ce l’hai già con l’ecommerce basterà invitare gli utenti nel tuo negozio.
Sugli ecommerce con punti vendita che ho seguito, ho sempre notato che lo scontrino d’acquisto nello shop è sempre superiore.
Evidentemente per quante icone e garanzie io possa mettere nel mio sito il contatto umano è ancora la migliore garanzia.
INCLUDI PUNTI VENDITA NEL TUO BUSINESS PLAN
Se penso che i negozi vendono il 96% e gli ecommerce il 4% di tutte le vendite totali in Italia, non capisco perchè un business plan non debba prevedere dei punti vendita e presenziare il mercato più grande e consolidato.
Inoltre su internet su quel 4% la concorrenza è altissima e il mercato già saturo in molti settori.
Non è importante quando aprirli,se subito o dopo, ma in un piano di crescita potrebbero essere successivi al lancio dell’ecommerce.
Potrebbe essere l’ecommerce un pilot case per vedere se il business è vincente per poi posizionarlo anche offline.
Tramite dei temporary store puoi effettuare dei test e misurare il ritorno dell’investimento.
Si parla sempre di online, dimenticandosi a volte di quella che è la realtà attuale dello shopping.
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- farsi assistere da personale preparato
noi abbiamo il personale preparato per seguire il Vs progetto
- individuare l’azione a cui si intende presentare il progetto
individuare l’azione si intende scegliere una delle diversificazioni citate nel bando - essere in grado di sostenere il progetto
essere in grado si sostenere il progetto significa sia in termini economici che in termini pratici per chiuderlo entro i 12 mesi
Sponsorizzato da “Alleniamoci al futuro” con agevolazione della Regione Veneto e
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- Pubblicato il Agevolazioni, Profilazione, Segmentazione, Strategie comunicazione
come realizzare la fiera virtuale con agevolazione DGR 497 Alleniamoci al futuro della Regione Veneto
Ultimi giorni per presentare il tuo progetto DGR 497/2021
Alleniamoci al futuro
In uno scenario in costante cambiamento, per evolvere le aziende hanno bisogno di un nuovo modo di fare business, più tecnologico con la fiera virtuale.
Agenda :
evento del 25 Maggio ore 17:00
- Introduzione dell’ing. Paolo Maestrelli della Across che parlerà delle agevolazioni sia della Regione Veneto con il DGR 497/2021 che delle agevolazioni su strumenti come il commercio elettronico e le risorse per internazionalizzare ( 7 minuti )
- con Roberto Salvadego di Marketing-Strategico.net tecnologie di marketing per la Fiera Virtuale, Il motivo che porta il pubblico ad utilizzare VirtualExpo-365.com in conseguenza all’effetto pandemico che spinge sempre più persone ad utilizzare strumenti come l’Oculus che per gioco stà prendendo sempre più piede grazie a Mark Zuckerberg con Facebook ( 15 )
- Gianluca Nordio Cso di Social Meter Suite che introduce il concetto di data driven per il Marketing in quanto la migliore strategia per l’azienda è conoscere il mercato con analisi di mercato sempre più sofisticate che ti permettano di aggredire e non subire il mercato ( 8 minuti )
Scopri quali tecnologie, piattaforme e soluzioni digitali mettere in campo per fronteggiare questa svolta epocale
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Cosa ottieni con il progetto DGR 497/2021
- Formazione interaziendale (1 o più partecipanti) di 16 ore suddivisa nei seguenti moduli:
o la fiera virtuale post Pandemia Covid 19 ha il suo perchè
o aspettative per esperienze di fiera virtuale ed esperienza immersiva
o la fiera virtuale ed investimenti nel Marketing del nuovo millennio
2. Consulenza/formazione al marketing digitale e non, per preparare il personale alle base essenziali del progetto Fiera Virtuale (40 ore per ogni azienda e 6 partecipanti per azienda)
3. Partecipazione ad un seminario con relatori di valenza Internazionale sul tema : Gianluca Nordio CEO di Social Meter Suite
4. Contributo di ogni azienda all’acquisto di licenze SW e strumentazione per realizzare la propria fiera virtuale (max 3.000€)
5. Contributo per una persona dell’azienda, di iscriversi ad un percorso di alta formazione su come convertire l’80% dei prospect con il processo di funnel / nurturing (max 3.000€)
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Tempistiche
Le domande dovranno essere presentate a partire dal 18 Giugno maggio 2021.
La durata dell’intervento è di 24 mesi.
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Ecco il primo passo per generare lead qualificati prospect con modelli personas
Ecco il primo passo per generare lead qualificati prospect con modelli personas
in qualsiasi attività di pianificazione e formalizzazione della strategia aziendale bisogna avere chiaro il pubblico obiettivo:
- chi vogliamo coinvolgere
- a chi vogliamo parlare?
- cosa gli vogliamo dire?
Occorre fare un’analisi di questi aspetti con obbiettivi strategici : ragionata non casuale
E’ evidente che in qualsiasi attività la pianificazione e la formalizzazione della strategia di vendita deve avere dei chiari obbiettivi per raggiungere il proprio target
Per determinarlo abbiamo bisogno di rispondere a 4 domande ben precise :
- Who ( chi ) : va identificato il modello personas , il suo percorso formativo , il livello di istruzione , il percorso di carriera e l’attuale posizione lavorativa . Quindi gli aspetti demografici come il sesso, l’età, il reddito individuale e familiare e, infine, la regione/area di residenza.
Quindi diventa importante capire se il nostro modello rappresenta una persona particolarmente ambiziosa, organizzata oppure introversa e timida e i principali strumenti adottati nella vita quotidiana per comunicare.
Questo meglio identifica il rapporto della Personas con la tecnologia, i principali brand utilizzati, le App di uso quotidiano, i social media a cui è iscritta e quelli a cui partecipa attivamente, piuttosto che i principali influencer di riferimento.
- What ( cosa ): questa sezione è a tutti gli effetti la più importante per la realizzazione della content strategy (scopri come usare la strategia di contenuto per trovare nuovi clienti) e comprende:
Obiettivi: rispondono a questa voce i principali traguardi che la Personas intende raggiungere nella vita o lavoro (non più di tre o quattro!). Possono essere obiettivi funzionali (attività e problemi specifici, come la ricerca di un lavoro o l’acquisto di una macchina); obiettivi sociali (seppur possano sembrare meno importanti, risulta invece fondamentale definire come la Personas voglia essere percepita, soprattutto attraverso i canali di comunicazione digitale); obiettivi emotivi (lo stato emotivo che il target vuole raggiungere, ad esempio la sicurezza o l’appagamento).
Sfide: il passo successivo è indagare in modo strutturato e dettagliato le sfide che il target deve affrontare per soddisfare i propri obiettivi. Operativamente, quindi, è necessario definire due, massimo tre sfide da fronteggiare al fine di realizzare l’obiettivo. Ad esempio, se la Personas è alla ricerca di un lavoro (obiettivo funzionale), le sfide collegate potranno essere: la scrittura del curriculum vitae, la preparazione al colloquio di lavoro, la selezione dei migliori portali di recruiting. In ogni caso è necessario, ancora una volta, adottare il punto di vista del target dimenticandosi, per un momento, la propria offerta di valore.
- Why ( perchè ) : la sezione esamina tutti quegli aspetti che la Personas potrebbe utilizzare contro il brand o, più in generale, l’impresa. Questo significa mettere in luce prima le “citazioni reali” e poi le obiezioni più comuni che potrebbe avanzare rispetto al prodotto e/o servizio d’impresa. Un esempio? Una citazione reale di un ragazzo in cerca di lavoro potrebbe essere: “voglio iniziare a pagare le mie cose, senza chiedere sempre i soldi a mamma e papà”. Qui si palesa la necessità di indipendenza economica del target, e – di conseguenza – l’importanza della dinamica retributiva in un’offerta di lavoro,
- How ( come ) questa sezione indaga le possibili risposte e approcci da utilizzare per vendere al meglio il proprio prodotto e/o servizio. Significa cioè replicare prima con messaggio di marketing e poi con una risposta commerciale a tutte le possibili obiezioni avanzate. Questo significa giocare d’anticipo e farsi trovare pronti!!
Quindi diventa importante capire se il nostro modello rappresenta una persona particolarmente ambiziosa, organizzata oppure introversa e timida e i principali strumenti adottati nella vita quotidiana per comunicare.
Questo meglio identifica il rapporto della Personas con la tecnologia, i principali brand utilizzati, le App di uso quotidiano, i social media a cui è iscritta e quelli a cui partecipa attivamente, piuttosto che i principali influencer di riferimento.
Obiettivi: rispondono a questa voce i principali traguardi che la Personas intende raggiungere nella vita o lavoro (non più di tre o quattro!). Possono essere obiettivi funzionali (attività e problemi specifici, come la ricerca di un lavoro o l’acquisto di una macchina); obiettivi sociali (seppur possano sembrare meno importanti, risulta invece fondamentale definire come la Personas voglia essere percepita, soprattutto attraverso i canali di comunicazione digitale); obiettivi emotivi (lo stato emotivo che il target vuole raggiungere, ad esempio la sicurezza o l’appagamento).
Sfide: il passo successivo è indagare in modo strutturato e dettagliato le sfide che il target deve affrontare per soddisfare i propri obiettivi. Operativamente, quindi, è necessario definire due, massimo tre sfide da fronteggiare al fine di realizzare l’obiettivo. Ad esempio, se la Personas è alla ricerca di un lavoro (obiettivo funzionale), le sfide collegate potranno essere: la scrittura del curriculum vitae, la preparazione al colloquio di lavoro, la selezione dei migliori portali di recruiting. In ogni caso è necessario, ancora una volta, adottare il punto di vista del target dimenticandosi, per un momento, la propria offerta di valore.
Non è ancora finito, ora viene il bello…e cioè assegnare un nome, una foto rappresentativa della Personas delineata e attribuirgli una frase o slogan che la rappresenti al meglio.
3. Dove reperire le informazioni?
A livello operativo, per raggiungere una maggior corrispondenza con il mondo reale, il profilo della Personas non può nascere da una semplice sessione di brainstorming interna all’impresa. Questo può essere un ottimo punto di partenza, da integrare necessariamente con informazioni provenienti da segmentazioni di marketing tradizionale, report, ricerche di mercato, focus group, interviste in profondità, sondaggi e questionari.
4. Cosa aspetti a creare la tua Personas?
Questo approccio sarà in grado di guidare la tua strategia di marketing e di comunicazione verso lead qualificati, il cuore di una strategia di Inbound Marketing (leggi come la lead generation può aiutare il tuo business)! Se vuoi saperne di più su come utilizzare le Personas in una strategia di Inbound Marketing, qui sotto puoi scaricare la nostra guida!
- Pubblicato il Profilazione, Segmentazione, Target
Lead generation: ecco come ti aiutiamo a trovare nuovi clienti
Lead generation: ecco come ti aiutiamo a trovare nuovi clienti
Riuscire ad aumentare l’awareness del proprio brand è sicuramente un obiettivo importante da porsi in fase di definizione della propria strategia di comunicazione digitale . Eppure diventa sempre più difficile riuscire a giustificare gli investimenti in comunicazione aziendale con i soli valori legati alla maggiore notorietà del marchio.
In Digital Dictionary crediamo che per l’impresa una strategia di comunicazione digitale efficace oltre a rafforzare l’immagine del brand debba perseguire un altro obiettivo fondamentale: generare nuove opportunità commerciali!
In altre parole, l’attività di comunicazione diventa il motore di una lead generation forte, qualificata e continua aiutando l’impresa a trovare nuovi clienti
Come farlo? Riuscire ad ottenere un numero elevato di lead qualificati è un risultato che richiede metodo e rigore in fase di elaborazione e attuazione della strategia. Ecco le nostre 4 best practice con cui aiutiamo le imprese a raggiungere i loro obiettivi in termini di lead generation:
1. Derivare la propria strategia di comunicazione direttamente dalla strategia aziendale.
Questa attività significa individuare i fattori critici di successo del proprio business e capire quali di questi offrono maggior valore ai propri clienti. In questo modo potranno essere comunicati gli aspetti della propria attività che risultano maggiormente attrattivi per il proprio target.
2. Analisi approfondita del proprio target.
Conoscere le caratteristiche, le abitudini e le preferenze del proprio target è sicuramente il punto cruciale per riuscire a ottenere dei lead qualificati. In questa fase devono essere studiati i vantaggi ricercati dai propri clienti e le situazioni di difficoltà che sperimentano e nelle quali i servizi della propria impresa possono essere di supporto. In questo modo sarà possibile costruire l’identikit perfetto delle proprie buyer personas e prevedere una strategia di comunicazione basata su contenuti utili e rilevanti per le stesse. Offrendo alle persone del proprio target dei contenuti in linea con le proprie aspettative è il primo passo per trasformarli in potenziali nuovi clienti!
3. Scrivere per ottenere lead.
Ovviamente una strategia di comunicazione indirizzata alla lead generation deve basarsi su una strategia di inbound marketing. Inbound marketing significa creare contenuti che siano utili e rilevanti per il proprio target (per saperne di più: Trovare nuovi clienti con il digitale? Il segreto è la strategia di contenuto!). In questa fase risulta fondamentale lo studio fatto sul proprio target e sulle sue abitudini di ricerca online. Infatti, conoscendo le parole e le espressioni maggiormente ricercate dalle proprie buyer personas sarà possibile scrivere, attraverso le logiche della SEO, dei contenuti per il proprio blog in grado di comparire nelle prime pagine di ricerca delle proprie buyer personas.
4. Costruire un conversion path efficace.
Questa fase, che potrebbe sembrare la più semplice e scontata, risulta invece essere tra le più delicate. Una volta attirata l’attenzione delle proprie buyer personas, la vera sfida è quella di convincerli a lasciare il proprio contatto, diventando a tutti gli effetti un lead per l’impresa. Nuovi lead significano nuove opportunità commerciali per l’impresa e nuove opportunità commerciali possono trasformarsi in nuovi clienti! Per dare il via a questo processo devono essere realizzate delle call-to-action efficaci e attrattive, delle landing page veloci e immediate da fruire e soprattutto devono essere previsti dei reward per chi lascia il proprio contatto rilevanti e in linea con le aspettative e i bisogni delle proprie buyer personas.
In Digital Dictionary ci siamo specializzati in ognuna di queste fasi e siamo in grado di supportare le imprese sia nella fase di ideazione della strategia comunicativa sia in quella di attuazione. Attraverso la nostra attività di consulenza strategica possiamo aiutare la tua azienda a trasformare tutte le attività di comunicazione in attività che generino opportunità concrete e possano aiutarti a trovare nuovi clienti! Vuoi saperne di più? Vuoi capire cosa potremmo fare per la tua azienda e in che modo? È semplice, clicca qui sotto!
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Come fare a trovare nuovi clienti con il digitale con la strategia del contenuto
Come fare a trovare nuovi clienti con il digitale con la strategia del contenuto
Quando parliamo di trovare nuovi clienti la domanda è sempre la stessa : come far arrivare più clienti a me??
Nell’era digitale per raggiungere i nostri clienti il mezzo più rapido ed efficiente è usare la tecnologie del web che permette di sfruttare il nostro sito web come calamita delle persone che sono interessate al mio prodotto .
Il metodo più semplice è fare della pubblicità comprandola su Google con pay_per_click , il più conosciuto sistema ma non risolutivo .
Infatti se riesci a pubblicare il tuo annuncio in modo rapido , con altrettanta rapidità però sparirai dalla visibilità di Google.
Ma questo significa che se invece facessi un’azione di posizionamento organico , questo dovuto al posizionamento naturale sulle ricerche
che il mio potenziale cliente fa nel cercare un prodotto o servizio che io offro .
Occorre creare contenuti in ottica SEO e integrarli in una strategia che li usi come perno attorno a cui ruotano tutte le altre azioni di marketing
, dal momento in cui vogliamo attrarre un nuovo cliente, a quello in cui lo convertiamo in un contatto, fino ad arrivare a farlo diventare un cliente fedele del nostro brand. È a questo che serve una strategia di contenuto, uno dei pilastri su cui si fonda la metodologia dell’Inbound Marketing.
Il Content Marketing Institute la definisce come: “un approccio di marketing strategico focalizzato alla creazione e alla distribuzione di contenuti ad alto valore, rilevanza e coerenza, al fine di attrarre un target ben definito e, in ultima analisi, a guidare il cliente all’acquisto.”
Perchè utilizzare il Content Marketing per la lead generation?
Tornereste mai su un sito che non vi ha fornito contenuti o informazioni utili? Molto probabilmente la risposta è no. Per questo l’Inbound Marketing si focalizza sull’attrarre nuovi clienti attraverso contenuti rilevanti per il target di riferimento. Questi potenziali clienti riescono a trovare i contenuti attraverso molteplici canali come i blog, i social network, e i motori di ricerca.
A differenza dell’Outbound Marketing, l’Inbound non cerca forzatamente l’attenzione delle persone, ma la richiama grazie alla creazione di contenuti di qualità in grado di interessare, coinvolgere e risolvere i loro problemi.
Rendendo i contenuti accessibili grazie al rilascio della mail, il Content Marketing è in grado di aiutare le aziende a creare una fonte affidabile, non eccessivamente dispendiosa e costante di nuovi contatti (e clienti) altamente targetizzati;
I contenuti possono diffondere cultura e favorire la brand awareness del brand;
Permette ai messaggi di raggiungere i consumatori superando le barriere sia di attenzione, creando contenuti che le persone cercano e vogliono vedere, che quelle “fisiche” create dall’uso sempre più diffuso di tool che schermano le pubblicità online;
Come acqusire nuovi contatti con il Content Marketing?
Conoscere a fondo la clientela a cui ci si rivolge (in poche parole: le buyer personas);
Capire quali sono i loro bisogni e come risolverli;
Costruire dei contenuti di valore adatti ad attrarli;
Distribure questi contenuti nel modo più adeguato;
Raccogliere e nutrire i contatti nel tempo.
L’Inbound Marketing, e di conseguenza il Content Marketing, sono approcci in grado di rivoluzionare completamente la strategia di marketing di un’azienda, che spesso si affida ancora quasi totalmente all’Outbound Marketing. Se vuoi avere una visione chiara ed immediata della differenza tra Inbound e Outbound Marketing, scarica la nostra infografica!
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Marketing settore impianti per bobinatrice avvolgimenti trasformatori
Marketing settore impianti per bobinatrice avvolgimenti trasformatori
Abbiamo realizzato un sito web multi-dispositivo e multi-lingua in inglese e cirillico.!!
Ottimizzazione SEO per una maggiore visibilità del sito web.
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Social network media marketing
Social network media marketing
Il Social network sono strumenti che essendo alla portata della popolazione ??
Dai più giovani ai più vecchi , permette di comunicare in modo più ravvicinato di un tempo … ai primordi i segnali di fumo dettero il la alla comunicazione a distanza è oggi possiamo dire che abbiamo raggiunto un alto livello di comunicabilità…..
Perché il Social network diventa utile?
Le persone che vogliono aggregarsi in una comunità trovano nel Blog un valido strumento per condividere e aggregare esperienze , recensire post inseriti da altri e dare sfogo alla creatività che cè in ognuno di noi … ecco perchè il blog è divenuto così popolare da far decollare i social network
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la strada della comunicazione affollata
La strada della comunicazione e affollata
Non so te ma ogni giorno vengo continuamente disturbato dal persone che mi vogliono proporre qualcosa , e per cortesia io rispondo , a volte sono pure interessato .!!
Ma quando nell’esprimere interesse comprendo che non stiamo ottenendo nulla di vantaggioso , oppure traggo poco vantaggio , ne vale veramente la pena ?
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