Come partire con un piano editoriale per i social media
Come partire con un piano editoriale per i social media
Per poter iniziare con un Piano Editoriale, bisogna avere ben chiari gli obiettivi aziendali e stabilire i ruoli delle persone che prenderanno parte alla realizzazione del progetto. Ha un’importanza fondamentale il briefing tra i componenti dell’azienda, in modo tale da aver ben chiare le azioni da intraprendere. Nel briefing verrano definiti gli elementi chiave della comunicazione tra brand e pubblico. In particolare, si stabiliranno:
- Settore di riferimento e principi su cui si fonda il Brand. In quale settore merceologico si vuole posizionare l’azienda? Qual è la sua mission aziendale?
- Quali sono e che caratteristiche hanno i prodotti e i servizi offerti.
- Target a cui indirizzare il prodotto/servizio. Andrà prevista un’analisi dei comportamenti e dei gusti dei consumatori, in modo tale da individuare il consumatore-tipo e adattare ad esso il tone of voice del brand, e la scelta dei social media da presidiare.
- Punti di Forza e Debolezze del Brand. I punti di forza vanno comunicati con efficacia, mentre i punti deboli devono esser tenuti sotto controllo per sapere dove possono svilupparsi problematiche.
- Analisi dei Competitor. Osservare i competitor risulta un vantaggio, può fornire vari spunti da tenere in considerazione per la propria strategia, ovviamente senza copiare, ma anzi per differenziarsi e innovare.
- La scelta dei canali social. Non tutti i Social Media sono adatti per un’azienda. In base al tipo di prodotto/servizio e target di riferimento, sarà più indicato un social piuttosto che un altro, tenendo in considerazione che ogni social network ha le sue caratteristiche e soprattutto un pubblico di riferimento specifico.
Dopo il briefing, è necessario definire almeno 5 parole chiave che raccontano il Brand, così da avere dei riferimenti esatti durante la successiva fase di creazione dei contenuti, che il piano editoriale veicolerà attraverso i social media nel modo più efficace possibile.
La ricerca dei contenuti attraverso le parole chiave
Come possiamo ricercare le keyword che hanno a che vedere con il nostro brand? SEMrush fornisce un utile strumento che permette, inserendo nella barra di ricerca la parola chiave interessata, di ottenere per volume di ricerca le parole chiave corrispondenti. Immaginiamo di essere un’azienda del settore Food.
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Progettazione e pianificazione di un piano editoriale social
Iniziare è sempre complicato, in qualsiasi cosa. Molto spesso quando devo inziare un nuovo percorso, questo che sia lavorativo o meno, la prima domanda che mi pongo è: da dove inizio? Come faccio? Beh, sicuramente intraprendere la progettazione e la pianificazione di un Piano Editoriale Social non è semplice, e sembrerà contorto, strano, ma quando l’avrai fatto, dirai…tutto qui!
Ricorda tutti hanno bisogno di un PIANO, quando si tratta di Social e di avere successo nelle piattaforme come Facebook, Twitter, Google Plus, hai bisogno di un Piano Editoriale, delle idee, non lasciare fare al caso. Ti starai sicuramente chiedendo, mica sono una testata giornalistica? Si invece, devi informare, comunicare e interagire con le persone, se vuoi che si crei rumore attorno alla tua azienda o professione, i social sono perfetti, il E-WOM (Electronic Word of Mouth, il passaparola digitale), è un potente passaparola, questa è la parte migliore, connettersi con più persone possibile.
Piano Editoriale Social, Si Parte!
Per iniziare un Piano Editoriale, devi fare ricerca di dati, contenuti, fare breafing in azienda con più persone, il confronto aiuta molto per definire obiettivi e target a cui destinare i contenuti in base al tipo di attività svolta. In fase iniziale è basilare porsi le sei famose domande: Chi? Cosa? Come? Perché? Dove? Quando?; decisivi per poter stabilire come procedere nelle fasi successive.
Ammettiamo che siete più persone in azienda, 3 circa, tutti e tre cercate informazioni e contenuti singolarmente, successivamente confrontatevi, scambiatevi opinioni e idee e, contemporaneamente buttate giù, anche quelle cose che vi sembrano più banali.
Nella ricerca di informazioni potete iniziare con i valori che volete trasmettere alle persone, la vostra mission è alla base di tutto, ne ho parlato anche settimane fa quando ho trattato di Storytelling. Per non parlare del fatto che, avrai bisogno di dati statistici per studiare come agire in questo percorso. Ecco quatto elementi che, secondo me, devi tenere in considerazione:
1. Preferenze e Comportamenti dei Consumatori, questi ti serviranno soprattutto in fase iniziale della tua attività social, perché come dico sempre “Senza i dati, non si va da nessuna parte“.
Utili siti dove potrai scaricare e consultare dati, sono: Marketo, un sito dove poter scaricare indagini di mercato, guide e e-book sulle future del marketing e come coinvolgere al meglio i consumatori. In Italia c’è Blogmeter, dove potrai consultare indagini riguardanti Facebook e Twitter su determinati argomenti, e anche altri ricerche.
2. Parole Chiavi, pensa a una o più parole chiave per basare la ricerca e utilizza l’universo Google come Google Trends e Google Adwords Keyword tool, ti permettono di analizzare la parola chiave interessata, andando a identificare quante volte è stata usata, dove nelle varie parti del mondo, demografia, ecc…
3. Insight Social, intendo i dati analitici che ti fornisce, per esempio la Pagina di Facebook o l’Account Twitter, se hai iniziato l’attività social da parecchio tempo, puoi avvalerti di questi strumenti veramente efficaci per conoscere meglio il tuo pubblico e basare il piano editoriale in base ad esso, inoltre se hai un’attività social abbastanza costante, potrai notare ciò che piace più alle persone, ovviamente devi fare attenzione agli algoritmi, in costante cambiamento 🙂
4. Visual Content, come ho scritto anche in Social Media, Visual Content Marketing, le immagini hanno un forte impatto sulle persone, per questo ti consiglio, dopo aver selezionato una serie di parole chiavi adatte alla tua azienda, andare a selezionare una serie di immagini sia a pagamento che free dove poter attingere i contenuti visual. Un sito di immagini gratis è Pixabay, mi trovo molto bene, inoltre da qui potrai accedere a Shutterstock, altro sito di immagini, le migliori sono a pagamento.
Questo tipo di “iniziazione” del piano editoriale, io lo definisco interno, in base alla mission e agli obiettivi aziendali, si andrà a costruire e redigere il piano. Quello che io definisco esterno, quando ti ispiri ad account e profili di aziende e professionisti che svolgono la tua stessa/simile attività. Ho detto ispirare, non copiare, eh! 🙂
Calendario Editoriale.
Dopo aver iniziato come sopra, elabora un calendario su excel oppure su carta, in orizzontale i giorni della settimana e in verticale i momenti della giornata, mattina, pomeriggio e sera. Se vorrai essere ancora più preciso, inserisci delle fasce orarie tipo dalle 8:00 alle 12:00, dalle 12:00 alle 16:00 e così via. Per poter verificare gli orari di pubblicazione con maggiore Engagement, ti consiglio di fare riferimento ad alcune infografiche che puoi trovare su Pinterest, anche se in realtà, l’orario migliore non esiste, certo potrei dirti di non sottovalutare la fascia oraria 8:00-9:00 e quello delle 12:00-16:00, bisogna testare parecchio, anche per un mese in ogni social network. Inoltre ogni Social ha i suoi orari e regole di pubblicazione, in una pagina Facebook potrai essere attivo anche 2 volte al giorno, su Twitter io consiglio almeno 10 volte, su Google Plus almeno 2 volte. Tutto questo ovviamente varia di azienda in azienda, non è uno standard per tutti.
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Aumenta l’engagement attraverso un piano editoriale social
Aumenta l’engagement attraverso un piano editoriale social.
Stabilire un Piano Editoriale per i social media, basato sullo studio delle abitudini del proprio pubblico di riferimento e dei dati analitici di traffico ed engagement, è il modo migliore per rendere efficace la strategia del contenuto della propria azienda.
Il piano editoriale deve:
- aiutare ad organizzare i contenuti creati (sul blog o sul sito web aziendale)
- pubblicarli con metodica e costanza,
- utilizzare un calendario di pubblicazione che copra un arco temporale sufficientemente ampio per impostare una strategia e verificarne l’efficacia, in base ai risultati ottenuti.
Un altro beneficio apportato dalla creazione di un piano editoriale riguarda il coinvolgimento diretto del proprio team verso il raggiungimento di un obiettivo di marketing comune, attraverso risorse collaborative che permettano di costruire congiuntamente il piano di attività.
I social media rappresentano un’ottima opportunità per raggiungere gli obiettivi aziendali, leggi di più su questo articolo :
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